"La Chiesa condanna il peccato, non il peccatore quando questi fa un certo cammino". Lo afferma all'Ansa padre Bernardo Boschi, il confessore di Lucio Dalla che ieri ha pronunciato l'omelia ai funerali del cantante. "Questi soloni che imperversano, dicendo che la Chiesa è ipocrita - aggiunge - non sanno niente della Chiesa".Per il domenicano, le polemiche sulla presenza sull'altare della basilica di San Petronio del compagno di Dalla, Marco Alemanno, sono "micidiali sul piano umano". Anche "Gesù andava dalle prostitute perché si convertissero. Io sono andato tante volte a casa di Lucio e c'era anche Marco Alemanno, e non ho mai visto nulla".Per padre Boschi, il cantante bolognese era "una persona di grande fede" e non ha "mai voluto conclamare la propria omosessualità".
IL VICARIO GENERALE: E' STATO IL FUNERALE DI UN CRISTIANO Il funerale di Lucio Dalla "è stato fatto con i criteri con cui lo si sarebbe fatto con il funerale di qualsiasi altro cristiano". Cioè "coinvolgendo le persone a lui più vicine, con attenzione alle loro esigenze, e dando alla liturgia un tono di affetto e familiarità". A dirlo è monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale dell'arcidiocesi di Bologna. "Non è stata - ha aggiunto- la celebrazione di un funerale omosessuale, ma il funerale di un uomo".Per mons. Silvagni le polemiche sono "uno spostare il tema su un aspetto secondario, una strumentalizzazione tardiva che si commenta da sola. Chi vuole cavalcare l'onda si assume le sue responsabilità. Credo che sia una mancanza di rispetto verso chi prova dolore", ha detto.
L'AMICO BENEDETTINO"La Chiesa ha una dimensione composita, non è monolitica, è sempre attenta all'uomo e nel caso di Lucio questo ha trovato una conferma importante". Così don Ildefonso Chessa, monaco benedettino amico di Lucio Dalla che ieri ha concelebrato i funerali del cantante, commenta l'intervento di Marco Alemanno ai funerali del cantautore ieri in San Petronio a Bologna."Avrei celebrato i suoi funerali anche se si fosse dichiarato con un coming out - ha detto -. Non sono il primo e non sarò l'ultimo. Non mi interessa questo aspetto della persona". Ciò che invece vuole sottolineare, e lo dice più volte, è l'amore: Lucio, "uomo composito e fragile come tutti noi", "è stato partecipe di un amore particolare" ed "è stato amato come tutti noi siamo amati dal Signore".