«Il promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha disposto il congelamento dei fondi intestati presso lo Ior a monsignor Nunzio Scarano (attualmente sospeso dalle sue funzioni), nel quadro delle indagini in corso da parte delle autorità giudiziarie del Vaticano, a seguito di rapporti su transazioni sospette depositati presso l'Autorità di Informazione Finanziaria (AIF)». Lo ha reso noto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, precisando che «le indagini possono essere estese anche ad altre persone».
«Lo Ior sta seguendo una linea chiara di identificazione sistematica e di “tolleranza zero” nei confronti ditutte quelle attività che siano illegali o estranee agli Statuti dell'Istituto, siano esse condotte da laici o da ecclesiastici». Ha poi aggiunto padre Federico Lombardi citando analoghe affermazioni del presidente dell'Istituto, Ernst von Freyberg.«Al momento - ha reso noto il portavoce della sala stampa vaticana - lo Ior sta infatti affrontando un esame, da parte del Promontory Financial Group, di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure in vigore contro il riciclaggio di denaro». Nel contempo l'Istituto sta attuando provvedimenti adeguati per migliorare le sue strutture e procedure. «Questo processo - ha precisato padre Lombardi - è stato avviato nel maggio 2013 e ci si aspetta che sia largamente concluso per la fine del 2013». Ai giornalisti, il portavoce della Santa Sede ha anche comunicato che «nelle settimane passate, lo Ior ha nominato un chief risk officer a livello della Direzione, con lo specifico compito di concentrarsi sulla compliance e ha altresì introdotto misure per rafforzare sostanzialmente il sistema di reporting».