mercoledì 11 luglio 2012
​Su 51 domande per il sostegno alla casa, 33sono state presentate da conviventi. Majorino: subito il registro (forse in aula il 23). Ma si rischia una discriminazione al contrario. VAI AL DOSSIER
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Divisi in tre bandi, sono 11,3 i milioni che l’amministrazione Pisapia ha messo a disposizione dei cittadini più colpiti dalla crisi. Nel primo mese di apertura del bando, il fondo anticrisi (4,1 milioni) ha raccolto 555 domande di chi ha perso il lavoro (equamente distribuite tra stranieri e italiani) e 51 da giovani coppie per la prima casa. Un bilancio che evidenza il "sorpasso" delle coppie di fatto sulle coppie sposate con 33 coppie conviventi a fronte di 17 sposate. Nessuna richiesta da conviventi dello stesso sesso, mentre una da parte di due fratelli è stata respinta.Se le domande saranno accolte i richiedenti potranno ottenere sino a 5mila euro di contributo per l’acquisto della casa o il pagamento dell’affitto. Per l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, questi dati «sono la testimonianza della necessità di un registro delle coppie di fatto che dia pari diritti ai conviventi». La delibera, che deve prima ottenere il parere consultivo dalle zone, dovrebbe arrivare in Consiglio comunale il 23 luglio, intanto domani ci sarà l’ultima seduta di commissione.Leggendo i dati sui contributi alla casa però, come Avvenire ha già sottolineato in passato, viene il dubbio, motivato, che ci sia una discriminazione nei confronti delle coppie sposate che devono esibire certificato di matrimonio (erano ammessi solo coloro che si sono sposati nell’anno in corso) mentre per le coppie di fatto l’inizio della convivenza non è certa (fa fede la dichiarazione resa all’anagrafe, ma la convivenza potrebbe essere antecedente e dichiarata solo quando fa più comodo). E questo, più che un non documentato aumento delle coppie non sposate, spiegherebbe il boom di richieste da parte dei conviventi.Tornando agli altri bandi il progetto Microcredito ha erogato finora 151 prestiti, di cui 40 a sostegno di attività professionali. Dei 4,9 milioni di euro inizialmente a disposizione, ne restano 2,7: 1,3 sono già stati impegnati e 900mila euro già assegnati. Il bando «Occupami», è invece stato chiuso il 7 luglio, e con 2,3 milioni di euro destinati agli under 35 ha portato all’assunzione di 452 lavoratori. Di questi, 255 sono nuove assunzioni (147 disoccupati, 20 stagisti, 8 precedentemente assunti con partita Iva e 80 con contratto di lavoro subordinato con un’altra azienda). I restanti 197 giovani lavoratori hanno trasformato il contratto da tempo determinato a indeterminato e di questi, 150 sono laureati. Il settore che più ha accolto i giovani è quello dei servizi (257) seguito dall’industria (77).Infine gli abbonamenti gratuiti per chi ha perso il lavoro finanziati con un contributo di 500mila euro. Delle 4.985 richieste ricevute da disoccupati, cassintegrati e precari, ne sono state individuate 3184 con requisiti idonei. A giugno sono state assegnate 1551 tessere di abbonamento.
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