Aumenta la presenza di alunni con
disabilità tra i banchi di scuola. Nell'anno scolastico
2014-2015 sono 153.848 (3,4% del totale degli alunni), di cui
86.985 nella Primaria (3,1% del totale degli alunni, erano il
2,1% nell'anno scolastico 2001-2002) e 66.863 nella Secondaria
di I grado (3,8% del totale, 2,6% nel 2001-2002).
Secondo un report dell'Istat diffuso oggi, la disabilità
intellettiva e i disturbi dello sviluppo rappresentano i
problemi più frequenti negli alunni con disabilità in entrambi
gli ordini scolastici considerati.
Gli insegnanti di sostegno sono 79.462, 5mila in più rispetto
all'anno scolastico 2013-14, corrispondenti a un aumento del
6,8% e nelle regioni del Mezzogiorno si registra il maggior
numero di ore medie di sostegno settimanali assegnate.
Si stima che circa l'8,5% delle famiglie con alunni con
disabilità nella scuola primaria e il 6,8% nella secondaria
abbiano presentato negli anni un ricorso per ottenere l'aumento
delle ore di sostegno.
Dall'indagine emerge pure che il 14,7% degli alunni con
disabilità della Primaria e il 16,5% di quelli della Secondaria
di I grado hanno cambiato insegnante di sostegno nel corso
dell'anno scolastico (il 41,9% degli alunni della Primaria e il
36,5% di quelli della Secondaria lo hanno cambiato rispetto
all'anno precedente).
Le statistiche mostrano, inoltre, che se è buona la
partecipazione degli alunni con disabilità alle uscite
didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola -
91,2% nella primaria e 89,0% nella secondaria - l'adesione alle
gite d'istruzione con pernottamento risulta invece più
difficoltosa, soprattutto nella Secondaria di primo grado dove
non partecipa il 22,5% degli alunni con sostegno.
Quanto alle barriere architettoniche, resta ancora elevata la
quota di plessi scolastici che ne hanno. Nel Mezzogiorno si
registra la percentuale più bassa di scuole che hanno scale a
norma (77,2% primarie e 86,6% secondarie) e servizi igienici a
norma (72,4% primarie e il 77,3% secondarie di I grado). Le
scuole sono invece poco accessibili in tutto il territorio
nazionale se si considera la presenza di segnali visivi,
acustici e tattili per favorire la mobilità all'interno della
scuola di alunni con disabilità sensoriali, oppure la presenza
di percorsi interni ed esterni accessibili.