È perfettamente riuscito il primo
trapianto in Europa di un cuore prelevato da un cadavere.
L'intervento è stato realizzato un mese fa in un ospedale del
Cambridgeshire, nel Regno Unito, impiantando su un paziente
sessantenne un muscolo cardiaco che era clinicamente morto e
non batteva più, opportunamente riattivato. A darne notizia
sono stati i media inglesi che sottolineano come il paziente
sia stato dimesso appena quattro giorni dopo l'operazione.
L'innovativa tecnica era stata utilizzata per la prima
volta in Australia nel 2014, ma ora anche per l'Europa si apre
la prospettiva di aumentare il numero di cuori disponibili per
trapianti del 25%. Solitamente il trapianto avviene utilizzando
un muscolo cardiaco che presenta ancora il battito, dopo la
morte cerebrale del donatore. In questo caso, invece,
all'ospedale di Papworth è stato usato l'organo di un paziente
il cui apparato cardiocircolatorio e respiratorio avevano
smesso di funzionare.
Il fortunato ricevente, un londinese, aveva avuto un
devastante infarto nel 2008 e da allora era in lista d'attesa.
Il cuore "morto" gli è stato riattivato dopo l'impianto
attraverso una pompa che ne ha permesso il monitoraggio per
un'ora, così da verificarne l'efficienza. "Ora mi sento più
forte giorno dopo giorno", ha raccontato l'uomo, "e ora cammino
senza problemi". La tecnica prevede che dopo la morte il cuore
venga prelevato e posizionato in una speciale macchina, dove
viene "nutrito" con sangue e altre sostanze alla temperatura
corporea.