"La famiglia è il luogo in cui Gesù cresce. Per questo il diavolo vuole distruggerla". Lo ha detto il Papa alla 37.ma convocazione del Rns. Il Papa, rispondendo ai saluti di alcuni rappresentanti dei 52mila presenti ha aggiunto. "Il Signore benedica la famiglia e la faccia forte in questa crisi in cui il diavolo vuole distruggerla". Accolto con straordinario calore nello Stadio Olimpico, il Pontefice ha tenuto un dialogo, più che un discorso classico, toccando diversi punti. Insieme al passaggio sulle famiglie, di grande attualità, specie in Italia, dato l'iter del cosiddetto divorzio breve, Francesco si è soffermato sui giovani: "Sarebbe triste per un giovane mettere la sua gioventù in cassaforte e renderla inutile, vecchia nel senso peggiore del termine. La gioventù è per rischiarla, per scommettere su cose grandi, cioè per far sì che gli altri conoscano Gesù". Ai sacerdoti ha raccomandato vicinanza a Dio nella preghiera e nella adorazione e vicinanza alla gente. Quindi il Papa ha abbracciato una non vedente e ha ringraziato i sofferenti. "Siete unti dalla sofferenza di Gesu. Lo imitate nel momento difficile della croce". Infine, concludendo questa prima parte del suo intervento, Papa Bergoglio ha detto: "Ma non dimenticate i nonni (tra i saluti non c'era infatti un loro rappresentante, ndr). Gli anziani sono la nostra saggezza e la saggezza della Chiesa. Nonne e nonni sono la nostra forza".
Quindi Francesco ha invocato: "Signore, guarda al tuo popolo in attesa dello Spirito Santo. Guarda ai giovani, alle famiglie, agli ammalati, ai sacerdoti alle consacrate ai consacrati. Guarda a noi vescovi e concedi a noi tutti quella santa ubriachezza dello Spirito che ci fa parlare tutte le lingue della carità ed essere sempre vicini a chi è nel bisogno. Insegnaci a non lottare tra noi per un pezzo in piu di potere. Insegnaci a essere umili, ad amare piu la Chiesa che il nostro partito".
Infine il Papa ha rivolto l'ultima parte del suo discorso al movimento, ringraziando per il canto in spagnolo con cui era stato accolto: "Mi sono sentito a casa". E confessando che nei primi tempi del Rinnovamento carismatico quando era arcivescovo di Buenos Aires lui non amava molto Rns.
"Sembrava una scuola di samba - ha detto suscitando l'ilarità dei presenti -. Non condividevo il loro modo di pregare. Poi, conoscendoli ho capito il bene che fanno alla Chiesa. E così sono diventato assistente spirituale del Rinnovamento carismatico, che è una grande forza al servizio dello Spirito Santo".
Per questo il Papa ha raccomandato di restare fedeli al carisma ricevuto. "Nessuno pensi di essere piu grande o piu importante dell'altro. Voi avete un solo capo.Gesù il Signore", Seconda raccomandazione del Papa l'unità: "Le divisioni vengono dal diavolo". Quindi evangelizzazione, ecumenismo spirituale, cura dei bisognosi e accoglienza degli ultimi. Infine un pressante invito: "Non ingabbiate lo Spirito Santo. Voi sietedispensatorii della grazia, non suoi controllori". "Aspetto tutti voi carismatici per celebrare in piazza San Pietro con il Papa il vostro giubileo, il giorno della Pentecoste del 2017"., ha concluso.
L'Olimpico era letteralmente in delirio. Impressionante il ruggito dei 52mila presenti allaconvocazionin, quando Francesco è apparso sulla pista dello stadio. Canti, ovazioni e sventolio di cartoncini bianco e gialli per una coreografia che ha superato persino quelle degli eventi sportivi. "Oggi qui - ha affermato il presidente di Rns, Salvatore Martinez - non giocano né la Roma né la Lazio e neanche il San Lorenzo (la squadra argentina per cui tifa il Pontefice, ndr), ma la squadra dei discepoli di Cristo. Lo Spirito Santo è il nostro allenatore. E il capitano è Lei, Santo Padre. Se la nostra fede scende in campo,Gesù vince".
Alla fine il Papa ha assistito anche al flash mob in suo onore e alla ola dello stadio. E prima di andare via ha attraversato di nuovo il prato e la pista. Il mondiale dello Spirito stasera si è giocato e vinto qui.
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