Papa Francesco ha concesso un'intervista esclusiva alla giornalista Caroline Pigozzi del "Paris Match", vaticanista di lungo corso e inviata nei viaggi papali e autrice di numerosi volumi sulla Chiesa Cattolica e il Vaticano. «Un momento indimenticabile», si confida sul web la giornalista (l'intervista completa invece è solo sul settimanale in edicola oggi e sull'Osservatore romano che l'ha tradotta e ripubblicata - la trovi qui).Prete di strada"Sono sempre stato un prete di strada" e anche adesso "mi piacerebbe passeggiare per le strade di Roma, città molto bella". E alla giornalista che gli chiede se vorrebbe girare vestito semplicemente da prete replica: "Non ho completamente abbandonato il mio clergyman nero sotto la veste bianca". "Mi piacerebbe mangiare una buona pizza con gli amici ma so che non è facile, anzi praticamente impossibile. Ma non mi manca il contatto con la gente, vedo più persone adesso di quando ero a Buenos Aires".Il denaro e il capitalismoNon sono il denaro in sé o il capitalismo ad essere "diabolici", lo divengono se sono "trasformati in idoli". Il Papa sottolinea che non sono condannabili se "restano degli strumenti. Al contrario, se il bene comune e la dignità degli esseri umani passano al secondo, per non dire al terzo, posto, se il denaro e il profitto diventano feticci da adorare, allora le nostre società vanno in rovina. Gli uomini e l'intera creazione non devono essere al servizio del denaro". Ambiente, i cristiani inclini al realismo"I cristiani sono inclini al realismo e non al catastrofismo. Tuttavia non possiamo nascondere un'evidenza: il sistema attuale è insostenibile". Lo dice il Papa nell'intervista, riferendosi al degrado ambientale del pianeta. "Spero vivamente che questo summit - dice Bergoglio riferendosi alla Conferenza di Parigi sull'ambiente - possa contribuire a scelte concrete, condivise e con obiettivi di lungo termine per il bene comune".
Bergoglio in un'intervista a "Paris Match": impossibile scendere per strada, ma il contatto con la gente non mi manca, vedo più persone ora che a Buenos Aires.
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Chiesa
La speranza della fede non è qualcosa che possiamo creare e gestire con le nostre sole forze, quanto piuttosto Qualcuno che viene a noi, trascendente e sovrano, libero e liberante per noi