Attenzione agli ingressi aperti
quando non è in corso la funzione. Ancoraggi per i piccoli
oggetti e illuminazioni adeguate per evitare zone cieche. Ma
anche gestione degli impianti di sicurezza, prevenzione degli
incendi e consigli pratici su cosa fare in caso di furto. Sono
alcuni dei punti chiave delle nuove 'Linee guida per la tutela
dei beni culturali ecclesiastici', realizzate dal Comando
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con l'Ufficio Nazionale
per i Beni culturali ecclesiastici. Ovvero, il piccolo vademecum
che da domani sarà a sostegno di ogni parroco sul suolo
italiano, sempre più investito nel doppio ruolo di custode delle
anime dei fedeli ma anche di opere d'arte inestimabili.
"Il 40-42% di tutti i beni trafugati ogni anno in Italia -
racconta il generale Leonardo Gallitelli - viene preso dalle
chiese, con oltre 2 mila episodi segnalati", proprio perché
nelle 65.500 parrocchie sparse sul territorio sono custoditi
secoli d'arte e architettura, capolavori volutamente esposti e
fruibili al pubblico. E ai ladri. Il caso più clamoroso, il
furto della Pala del Guercino dalla centralissima chiesa di S.
Vincenzo a Modena quest'estate. Una ferita "per la quale -
assicura il generale Mariano Mossa - stiamo seguendo diverse
piste. In generale - prosegue - 9 volte su 10 il furto su
commissione va all'estero. Se resta in Italia deve avere
caratteristiche ben definite". Niente Caravaggio o Michelangelo,
però. L'oggetto più rubato nelle chiese, dicono i carabinieri,
oggi sono le coroncine in oro o bronzo delle statue dei Santi e
delle Madonne: più piccole da portar via, anche in borsa, e
facilmente smerciabili.
"Tutta la Chiesa - commenta Monsignor Nunzio Galantino,
segretario generale della Cei - è come un grande vaso di creta
pieno di tesori. E spesso son batoste su questo vaso da parte di
chi vuole disperdere questo tesoro. Stiamo realizzando
l'inventario completo dei nostri beni, siamo già a più di 4
milioni di schede. Non mi risulta esista nessun altro catalogo
così preciso. Ultimamente, poi, abbiamo attivato 500 nuovi
impianti di sicurezza". Intanto, ai parroci, ma anche ai custodi
di conventi, fondi o archivi della Chiesa, il vademecum
sottolinea momenti e comportamenti più pericolosi (dalle scale
da tenere sempre all'esterno al flusso dei fedeli), con capitoli
su valutazione e riduzione del rischio di furto, tutela dei beni
asportabili, salvaguardia dal degrado ambientale e collegamenti
con le centrali dell'Arma.
Intanto, i Carabinieri festeggiano il ritrovamento della
Madonna con Bambino e S. Giovannino attribuita ad Agostino
Masucci (XVIII sec). Rubato il 27 dicembre 1990
all'Arcivescovado di Milano, dove ora tornerà, il dipinto era
stato venduto a un privato in una casa d'aste come proveniente
da una villa nobiliare di Verona, per esser poi ceduto a una
Fondazione romana per 70 mila euro. E c'è anche la Dormitio
Virginis di Andrea Bartolo (XIX sec), razziata dai nazisti nel
'44 al critico d'arte americano Frederick Perkins, da Villa
Sassoforte, a Signa (FI). Rintracciata online in un'asta a
Londra, per donazione testamentaria andrà ora alla Basilica di
Assisi.