CHI E'Ernst von Freyberg, tedesco, 55 anni, sposato, è membro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Co-dirigente dell’Associazione per i Pellegrinaggi a Lourdes dell’arcidiocesi di Berlino, il nuovo presidente laico dello Ior è anche presidente dei cantieri navali Blohm+Voss Group di Amburgo, la cui «attività fondamentale – ha precisato Federico Lombardi – è oggi nella trasformazione e riparazione di navi da crociera, nell’attività per l’industria che opera in alto mare, nella costruzione di yacht». «Attualmente – ha aggiunto – fa anche parte di un Consorzio che costruisce quattro fregate per la marina militare tedesca». Il portavoce del gruppo ha spiegato che si tratta di navi destinate ad aiutare la Germania e la Nato a combattere terroristi e pirati e che, comunque, è l’ultima commessa di questo genere del gruppo stesso. L’avvocato von Freyberg, osserva la Radiovaticana, ha «una vasta esperienza in materia finanziaria e di regolamentazione finanziaria». (G.C.)Dopo un profluvio di indiscrezioni giornalistiche non sempre rivelatesi azzeccate, la Sala Stampa vaticana ha annunciato ieri il nome del nuovo presidente del Consiglio di sovrintendenza dell’Istituto per le opere di religione (Ior). Si tratta del tedesco Ernst von Freyberg che prende il posto di Ettore Gotti Tedeschi, rimasto in carica dal settembre 2009 al maggio 2012. L’annuncio è stato dato con un comunicato della Sala Stampa vaticana pubblicato anche a pagina due dell’Osservatore Romano uscito ieri pomeriggio con data odierna. «La Commissione cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione (Ior) – recita la nota – ha provveduto alla nomina, a norma degli statuti, del nuovo presidente del Consiglio di sovrintendenza nella persona dell’avvocato Ernst von Freyberg. Gli altri quattro membri del Consiglio di sovrintendenza mantengono il loro incarico». In base all’articolo 8 dello Statuto del 1990, infatti, spetta alla Commissione cardinalizia (presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e composta anche dai porporati Telesphore Toppo, Odilio Pedro Scherer, Jean-Lous Tauran e Attilio Nicora) nominare e revocare i membri laici del Consiglio di sovrintendenza (i quattro confermati sono Ronaldo Hermann Schmitz, Carl Albert Anderson, Manuel Soto Serrano e Antonio Maria Marocco).«Tale decisione – prosegue il comunicato – è il risultato di profonda valutazione e di diverse interviste che la Commissione cardinalizia ha compiuto, sempre con il supporto del Consiglio di sovrintendenza». «Si è trattato – continua la nota – di un percorso di alcuni mesi, meticoloso e articolato, che ha permesso di valutare numerosi profili di alto livello professionale e morale, anche con l’assistenza di un’agenzia internazionale indipendente, leader nella selezione di alti dirigenti d’impresa». «Il Santo Padre, che ha seguito da vicino l’intero processo di selezione e di scelta del nuovo presidente del Consiglio di sovrintendenza dello Ior, ha espresso il suo pieno consenso alla decisione della Commissione cardinalizia».Parlando con i giornalisti il "portavoce" vaticano padre Federico Lombardi ha specificato che la scelta è stato adottata «all’unanimità» ieri mattina e che il Papa è stato informato giovedì pomeriggio, ribadendo comunque che non si tratta di per sé di una nomina pontificia.«Il procedimento per la ricerca del nuovo presidente dello Ior è stato avviato l’estate scorsa», ha spiegato Lombardi, che ha aggiunto: «È stata utilizzata l’agenzia Spencer e Stuart e la commissione cardinalizia ha dato mandato di procedere in questo modo». «È stato notevole il modo con cui il personale dell’agenzia ha affrontato il lavoro», ha proseguito padre Lombardi, spiegando che «l’Agenzia ha presentato 40 candidati, una selezione ne ha ridotto il numero prima a sei e poi ad una terna. Questi hanno avuto colloqui con la commissione cardinalizia, con i due cardinali residenti fuori Roma (Scherer e Toppo, <+corsivo>ndr<+tondo>) informati telefonicamente».Il procedimento di scelta del nuovo presidente – ha sottolineato padre Lombardi – è stato «esemplare dal punto di vista della serietà, dell’affidabilità, del metodo seguito». «Mi sembra – ha proseguito – che anche questo sia un segnale della volontà di rigore, di oggettività, di competenza, di trasparenza che la Santa Sede si impegna a dare anche per tutto quanto riguardi le vicende ed i problemi di carattere economico, amministrativo, di rispetto della legalità e delle norme internazionali per il controllo di tutto quello che è necessario per combattere, fino in fondo, tutti gli aspetti di illegalità o di criminalità nel mondo economico e finanziario». Padre Lombardi ha infine annunciato che prima del 28 febbraio ci potrà essere una nuova comunicazione riguardo al rinnovamento della Commissione cardinalizia di vigilanza, mentre per la nomina del prelato, vacante dal 2010, non consta che «sia in tempi brevi».