venerdì 14 settembre 2012
Si apre oggi a Verona la seconda edizione del Festival dedicato al pensiero sociale cattolico. Tre giorni di eventi, incontri e dibattiti. Con i giovani, le imprese e i territori al centro del confronto.
DA VENERDI' 14 A DOMENICA 16: IL PROGRAMMA
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​Ecco le idee e i fatti per trovare una via d’uscita dalla crisi, costruendo un modello economico nuovo e ispirato dalla Dottrina sociale della Chiesa. Imprese, territori ed esperienze di impresa di giovani e donne sono al centro della seconda edizione del festival della «Dsc» che parte a Verona oggi e propone tre giorni di riflessioni sulla situazione economica e sociale. Organizzata dalla Fondazione Toniolo, dalla Fondazione Segni Nuovi e dal Movimento studenti cattolici, la manifestazione parte da un dato condiviso: urgono alternative al pensiero unico che ha governato il mondo e la globalizzazione negli ultimi 20 anni e che generato questa crisi sistemica. Il festival veronese tenterà di rispondere a questa domanda di discontinuità culturale con dibattiti ed iniziative tra i Palazzi della Gran Guardia e della Ragione, il Teatro Ristori, le chiese principali e l’auditorium della Fiera. La prima giornata analizza in controluce il momento che stiamo vivendo. A parlare delle novità in economia e finanza sono chiamati esperti come Mauro Magatti e Stefano Zamagni. Mentre la povertà verrà delineata da monsignor Giancarlo Perego della Fondazione Migrantes che si occupa degli immigrati, da un esperto di emarginazione come Gian Paolo Ramonda della Comunità Papa Giovanni e dal sindacalista Cisl Giorgio Santini. Nel pomeriggio, spazio a esponenti dell’impresa e dell’economia come Marco Vitale, Paolo Bedoni e il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino. In serata il vescovo veronese Giuseppe Zenti proporrà nella Basilica di San Zeno una riflessione sulle radici spirituali.Sabato 15 viene messo a tema il passaggio dalla teoria alla pratica. In mattinata ne dibatteranno all’auditorium della Fiera il ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo, lo psichiatra Vittorino Andreoli, l’imprenditore Marco Boglione e i top manager Giorgio Ambrogioni e Alessandro Nitti. Nel pomeriggio il confronto verterà sulla dottrina sociale come leva di cambiamento. Si pronunceranno tra gli altri il Patriarca di Venezia Luciano Moraglia, il direttore di Federcasse Sergio Gatti e l’imprenditore agricolo Maurizio Gardini. Poi spazio all’attualità con il dibattito sul nuovo welfare tra il ministro Elsa Fornero, il presidente dell’Ucid Giancarlo Abete e Giancarlo Mannino di Confcooperative, mentre parleranno di presenze sociali ramificate sui territori il vescovo Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace e il prelato lametino Luigi Cantafora. Domenica giornata finale con la lectio magistralis del cardinale Attilio Nicora e le conclusioni affidate al presidente della Fondazione Toniolo, monsignor Adriano Vincenzi, che offrirà gli spunti per costruire un’economia nuova al servizio dell’uomo.
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