"Non discuto le decisioni di un
presidente di Stato, ma la via giusta e più efficace" in
risposta agli attacchi di Parigi "non credo sia quella delle
armi ma di un embargo planetario, concreto e vigilato verso
queste forze oscure, come l'Is". Così il presidente della Cei,
cardinal Angelo Bagnasco, a margine dell'inaugurazione dell'anno
accademico alla Pontificia Università Lateranense.
"Dal punto di vista politico - ha detto Bagnasco - nessuno
deve parlare con queste persone, devono sentirsi isolate. Dal
punto di vista commerciale nessuno deve comprare petrolio a
basso costo o vendere armi o viveri. Solo l'isolamento
controllato globale, senza mezzi termini e controllato
severamente dall'Onu, credo sia fermamente possibile e l'unica
strada efficace". Quelli di Parigi - ha detto
ancora Bagnasco - sono "fatti tragici e barbari". Ora "bisogna
reagire prendendo le cose con serietà, senza panico".
Da Bagnasco è poi arrivato l'appello affinché tutto "il mondo islamico faccia
sentire una voce compatta di condanna verso queste barbarie".
Il suggerimento del segretario di stato Vaticano, Pietro
Parolin, di coinvolgere anche i musulmani nel Giubileo "è
efficace e pertinente", ha osservato Bagnasco, parlando a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico
della Pontificia università Lateranense. È "assurdo", ha
aggiunto ancora, uccidere in nome di Dio, "il Papa dice che è
una bestemmia: non c'è altra risposta". "Annullare il giubileo sarebbe
totalmente sbagliato, sarebbe una grande delusione per il popolo
di Dio e per tutti noi. È una grande grazia che dobbiamo vivere
fino in fondo" ha detto Bagnasco,
rispondendo a chi gli chiedeva se dopo gli
attentati di Parigi fosse il caso di
annullare il Giubileo della Misericordia. "Non
sento timore per il Giubileo né da parte dei confratelli né da
parte delle comunità cristiane" ha detto il cardinale.
In vista dell'evento "la vigilanza è maggiore,
più attenta e doverosa. Non ci deve essere assolutamente panico
tra la gente che deve guardare a Roma, al pellegrinaggio e alla
Porta Santa con la consueta serenità e il desiderio di pregare
sulla tomba di San Pietro". E per quanto riguarda eventuali
disdette, "se uno ha paura la deve sciogliere dentro se stesso,
ma il consiglio che do è di superare la paura e di venire a Roma
in pellegrinaggio serenamente".