«È verosimile che Papa Francesco visiterà il campo di concentramento di Auschwitz» nel viaggio a Cracovia di luglio. «Tutti i papi che sono andati a Cracovia poi sono passati di lì». Lo ha affermato padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana, impegnato nella sede della Radio Vaticana, nel Giorno della Memoria. In quella circostanza è stato presentato il libro di Ester e Alberto Mieli, dal titolo "Eravamo ebrei. Questa era la nostra unica colpa” (Edizioni Marsilio; pp. 126; 15,50 euro), nel quale dopo settant'anni Mieli racconta alla nipote la terribile esperienza della sua deportazione. «Credo che tra non molto tempo - ha osservato padre Lombardi - Papa Francesco interverrà ad Auschwitz».
Le agenzie di stampa riportano la notizia della possibile visita che dovrebbe avvenire tra il 26 e il 31 luglio prossimi quando in programma c'è la Gmg di Cracovia.
Padre Lombardi, che ha espresso la sua "emozione" per il fatto
che la Giornata della memoria venga vissuta "in una casa
vaticana" come la sede dell`emittente radiofonica "insieme ad uno
dei pochissimi superstiti" dei campi di concentramento, ha poi
rievocato i tre discorsi pronunciati dai tre Papi Giovanni Paolo
II, Benedetto XVI e Francesco al memoriale della Shoah di
Gerusaelemme, lo Yad Vashem, e i due discorsi pronunciati da
Wojtyla e Ratzinger ad Auschwitz, aggiungendo "penso tra non moltissimo
tempo" anche Bergoglio lì pronuncerà. Una conferma, quest'ultima, di
quanto era trapelato a novembre scorso dal presidente polacco
Andrzej Duda, che, in seguito a un'udienza dal Papa, aveva
riferito l'intenzione di Francesco di recarsi in visita al lager,
oltre che al santuario mariano di Czestochowa, in occasione del
prossimo viaggio in Polonia per la Giornata mondiale della
gioventù di Cracovia a luglio.