martedì 9 luglio 2024
L'intesa raggiunta tra sindacati e Federcasse interessa 36.500 dipendenti. Prevista inoltre la corresponsione di 1.200 euro una tantum
La firma dell'intesa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il personale delle banche del credito cooperativo

La firma dell'intesa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il personale delle banche del credito cooperativo

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Sì all’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il personale delle banche del credito cooperativo. L’intesa che interessa circa 36.500 lavoratrici e lavoratori dipendenti delle 220 Bcc, delle Capogruppo, delle società e degli enti di sistema è arrivata al termine di un'intensa trattativa durata quattro mesi, dopo la presentazione della piattaforma rivendicativa delle sigle sindacali a Federcasse il primo marzo scorso. Definito un incremento economico in busta paga di 435 euro medi mensili (pari a circa il 15% della retribuzione) che recuperano l'inflazione e riconoscono la produttività del settore, con il primo versamento di 300 euro a settembre 2024 e due successivi versamenti di 60 euro a gennaio 2025 e di 75 euro a gennaio 2026. Prevista inoltre la corresponsione di 1.200 euro una tantum (per una 3° area, 4° livello) come recupero di arretrati da versare nel mese di luglio.

Concordata inoltre una riduzione dell'orario settimanale di 30 minuti a parità di stipendio a partire da luglio 2025. Innovati ed aggiornati anche molti aspetti normativi per un rinnovo coerente con il mutato contesto di settore. Il contrasto alla desertificazione bancaria entra inoltre come obiettivo comune all'interno del Contratto di categoria, segno dell'attenzione che il Credito Cooperativo riserva a questo preoccupante fenomeno: nell'ambito dell'Organismo nazionale sull'impatto delle nuove tecnologie e digitalizzazione verranno individuate specifiche misure organizzative per i territori a rischio desertificazione bancaria. Forte richiamo in questo rinnovo contrattuale alla partecipazione, con l'impegno comune ad individuare le migliori e più efficaci forme di coinvolgimento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori nella vita dell'azienda. Il contratto, che era scaduto il 31 dicembre 2022, avrà valenza fino al 31 dicembre 2025.

"L'accordo di rinnovo rappresenta un segnale di continuità nelle relazioni industriali nel sistema in cui le parti condividono nuove soluzioni normative ed economiche, confermando l'impianto contrattuale vigente che regola i rapporti di lavoro nel sistema del Credito Cooperativo e mantenendo e valorizzando le specificità del settore", hanno sottolineato Pier Paolo Merlini, segretario nazionale First Cisl con delega alle Bcc, e Gianluca Pernisco, coordinatore nazionale settore CooperFirst. Soddisfatto anche il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti, che ha ricordato il percorso che ha portato all’intesa e “le giuste rivendicazioni e le legittime aspettative espresse dalla piattaforma”. Per la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, "resta fondamentale aver difeso il potere d'acquisto dei salari del settore e redistribuito gli importanti risultati positivi nei bilanci delle Bcc raggiunti sinora”.

Per Federcasse, il rinnovo contrattuale è stato sottoscritto dal vice presidente Matteo Spanò, presidente della Delegazione sindacale. "L’Accordo interviene a conclusione di un quinquennio di attività sindacale molto intensa e proficua, in uno scenario generale complesso, ma che vede il Credito Cooperativo consolidare i propri indicatori di sviluppo al servizio delle imprese e delle famiglie con quote di mercato nei finanziamenti in crescita, soprattutto nei settori ad alta intensità di lavoro", ha evidenziato lo stesso Spanò.

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