Scattano a partire da domani, venerdì 6 novembre le nuove regole imposte dall'ultimo Dpcm firmato dal capo del governo Guiseppe Conte. Con la divisione dell’Italia in tre livelli (regioni gialle, arancioni e rosse, a seconda della gravità della situazione sanitaria) il decreto emesso per arginare le conseguenze dell’epidemia di Coronavirus influisce in modo decisivo sulla mobilità delle persone che, soprattutto nelle regioni rosse, è fortemente limitata almeno fino al 3 dicembre.
Le restrizioni. Nelle zone gialle non ci sono restrizioni ma solo la raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di lavoro, salute, studio e necessità. Nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra o da un Comune all'altro, sempre salvo che non ci siano comprovati motivi di lavoro, studio, salute necessità. In questi casi ci vuole l'autocertificazione per muoversi. Il modulo è unico e scaricabile dal sito del Ministero dell'Interno. Si raccomanda di evitare gli spostamenti non necessari nella giornata all'interno del proprio Comune. Nelle zone rosse infine è vietato ogni spostamento, anche all'interno del Comune in qualsiasi orario, salvo per motivi di lavoro, necessità e salute, e per accompagnare i figli a scuola. In questi casi bisogna portare con sé l'autocertificazione. Vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.
Come comportarsi in auto. Lo stato di emergenza sanitaria indica anche le regole su come comportarsi a bordo di auto e moto, prevedendo una stretta nell’utilizzo dei dispositivi di protezione dal Covid-19. In particolare, è esentato dall’utilizzo di mascherine in auto solo chi viaggia con persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare e che condividono la stessa abitazione, oppure che semplicemente sono conviventi o coinquilini. In tutti gli altri casi vige l’obbligo di indossare la mascherina in auto: la mancata osservanza di tale disposizione prevede sanzioni da 400 a 1000 euro.
Mezzi pubblici. Anche il trasporto pubblico subisce pesanti conseguenze in termini di occupazione massima, che scende al 50%. Una decisione, quella del Dpcm, che incrementerà - proprio per evitare code e assembramenti ai varchi dei pochi mezzi disponibili - il bisogno di mobilità privata per gli spostamenti necessari
Camion e mezzi pesanti. Via libera ovviamente anche alla circolazione dei mezzi pesanti: dovranno naturalmente essere guidati da autisti provvisti di autocertificazione che comprovi l'utilizzo del mezzo per ragioni di lavoro e lungo il tragitto indicato. Con il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, gli autotrasportatori potranno liberamente circolare anche nei prossimi tre fine settimana del mese.
Esami e patenti. Al momento - e fino a un eventuale ulteriore aggravamento della situazione sanitaria - restano consentiti anche i corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche negli uffici della Motorizzazione o nelle scuole guida.
Concessionarie auto. In un momento in cui la mobilità privata assume un ruolo fondamentale per la sicurezza delle persone, l'attività dalle concessionarie di autoveicoli continuerà ad essere pienamente operativa anche in Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, definite zone rosse dall’ordinanza del Ministro della Salute. ll nuovo provvedimento riconosce, infatti, il commercio al dettaglio di autoveicoli e relative parti ed accessori fra le attività consentite e individuate nell’Allegato 23 al DPCM.