martedì 8 settembre 2015
​Per Paola Ricci Sindone, presidente di Scienza & Vita, nel "motu proprio": nessun cedimento sul rigore morale ma unicamente un immenso sguardo di compassione
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“Con il ‘Motu Proprio’ Papa Francesco dimostra ancora la sua attenzione alla famiglia sofferente e, in questo caso, alla coppia: un documento nato non per favorire la dissoluzione dell’istituto matrimoniale, ma per accelerare procedimenti farraginosi e dolorosissimi”, così commenta Paola Ricci Sindoni, Presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita la riforma varata oggi dal Papa riguardante il processo canonico sulle cause di nullità dei matrimoni.

“Nel solco dell’opera avviata sia prima del Sinodo straordinario sulla Famiglia dell’anno scorso, sia della preparazione al Sinodo di ottobre - prosegue Ricci Sindoni - il Pontefice ribadisce che il matrimonio è ‘cardine e origine della famiglia cristiana’ e al Vescovo è affidato​ il delicatissimo compito di essere giudice e Pastore”. Dunque, per il presidente di Scienza & Vita, “nessun cedimento sul rigore, ma uno sguardo di compassione per chi vorrebbe tornare a vivere il sacramento di un nuovo vincolo stabile e felice, a differenza del primo”. “Bergoglio – sottolinea ancora Ricci Sindoni” continua a confermarsi il Papa della Misericordia, rivolgendo oggi il suo sguardo benevolo verso un’altra categoria di poveri: coloro che con sofferenza vivono l’allontanamento dalla Chiesa.

Ma è anche il Papa della Premura per il “bene dei fedeli”. Non a caso, osserva, “la Sua attenzione è rivolta alla ‘salvezza delle anime’ con una modalità di semplificazione che faccia sì che ‘il cuore dei fedeli che attendono il chiarimento del proprio stato non sia lungamente oppresso dalle tenebre del dubbio’ ”.

Dunque, per Scienza & Vita, si tratta di “un percorso netto di non esclusione, un accompagnamento morale e pastorale da parte di una Chiesa che non abbandona nessuno dei suoi figli”.

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