Per il
Messico e il
Pakistan le preghiere di
Papa Francesco. A seguito dell'attentato compiuto in un ospedale civile di
Quetta, il
Papa ha inviato alle autorità ecclesiali e civili del
Pakistan un messaggio di cordoglio per le numerose vittime.
"Profondamente addolorato nell'apprendere della perdita di
vite umane in seguito all'attacco a un
ospedale a
Quetta", si
legge nel
telegramma a firma del cardinale segretario di Stato
Pietro Parolin, il
Papa "invia sentite
condoglianze ai parenti
dei defunti, alle autorità e all'intera nazione, mentre offre
l'assicurazione delle sue preghiere per le tante
vittime ferite
di questo insensato e feroce atto di violenza".
"Su tutti coloro che piangono e su quanti sono stati colpiti
da questa tragedia, Sua Santità invoca i doni divini della
consolazione e della forza", conclude il messaggio.
Un altro
messaggio di
solidarietà è stato inviato da
Papa Francesco per le
vittime e i
superstiti della
tempesta tropicale abbattutasi sul
Messico. Da “Earl” a “Javier”, un
uragano e una
tempesta tropicale, due nomi diversi che per il
Messico significano comunque tragedia. Quella che si è abbattuta prima sullo Stato di Puebla e su Veracruz, la “coda” dell’uragano Earl è stata una catastrofe di pioggia e vento, che ha fatto oltre 40 morti, tra cui non pochi ragazzini. Frane sulle montagne, strade e ponti malridotti e soprattutto sfollati - 200 nello Stato di Puebla e 1.200 in quello di Veracruz. Per chi ha perso la vita e per chi scampato tra “gravi danni” si è levata la voce di
Papa Francesco, che in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, esprime
affetto “per l’amato
popolo messicano”,
preghiere di suffragio per le
vittime e un incoraggiamento alla solidarietà rivolto in particolare alle autorità del Paese.