martedì 31 marzo 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
Dal ponte Vecchio di Firenze a quelli storici di altre città italiane. Centinaia di ragazzi lo scorso week end si sono ritrovati sui ponti di tutt’Italia per rispondere all’iniziativa lanciata dal servizio nazionale per la pastorale giovanile in occasione della Giornata mondiale della gioventù diocesana che si celebra la domenica delle Palme.

Ascoli

Ascoli

Un evento che ha preso spunto dalle parole di papa Francesco: «Servono ponti, non muri!». Così aveva detto il pontefice all’Angelus del 9 novembre scorso ricordando la caduta del Muro di Berlino e sottolineando la necessità di far crollare quei muri che ancora dividono, per costruire ponti che favoriscano l’incontro.  Da qui la proposta #costruiamo ponti del servizio nazionale per la pastorale giovanile: fare dei ponti luoghi di incontro e di preghiera. Portare i giovani fuori, su quei ponti che solitamente percorrono per andare a scuola o al lavoro, su quelli che segnano le loro tappe d’amore o, ancora, su quelli più in periferia, dove l’incontro spesso è segnato da disperazione e miseria umana.

Firenze

Firenze

A Firenze venerdì scorso si è svolta per l’occasione una simbolica Via Crucis con l’attraversamento di ponte Vecchio. La domenica delle Palme invece ha visto protagonisti i giovani di Reggio Emilia con una veglia organizzata sul ponte Calatrava e quelli di Ascoli con una Via Crucis che ha attraversato il ponte di porta Maggiore. «I giovani italiani vogliono sentirsi Chiesa in uscita – ha commentato don Michele Falabretti, responsabile pastorale giovanile nazionale- sapendo che la fede celebrata chiede di essere vissuta nei luoghi del quotidiano». Un’iniziativa in linea anche con il tema « Beati i puri di cuore» scelto da papa Francesco. «Chi è puro di cuore – ha spiegato Falabretti - sa trovare il modo di costruire ponti e relazioni. Chi è duro di cuore, rimane sulla sua riva».  Reggio Emilia-Guastalla

Reggio Emila-Guastalla

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: