mercoledì 12 settembre 2012
​Tre giorni di viaggio, otto discorsi, incontri ecumenici e interreligiosi e una parola (pace) che riassume tutto l'itinerario. “Pax vobis” è infatti il tema scelto dagli organizzatori del viaggio di Benedetto XVI nel Paese dei cedri. Padre Lombardi: «Porterà incoraggiamento a tutti».
Videointervista al nunzio Gabriele Caccia (Franciscan Media Center)
Nella terra della convivenza di Salvatore Mazza
Sui giornali il richiamo alla giustizia e alla partecipazione
INTERVISTE
Mohammed al-Nokari: «Impulso ai rapporti con l’islam» | Il vescovo Mounir Khairallah: «Chiamati a una missione di comunione e di testimonianza»
COMMENTA E CONDIVIDI
Tre giorni di viaggio, otto discorsi, incontri ecumenici e interreligiosi (oltre che ovviamente con la comunità cattolica), un documento di magistero da consegnare (l’esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Medio Oriente) e una parola che riassume tutto l’itinerario: pace. Pax vobis è infatti il tema scelto dagli organizzatori. E più attuale non poteva essere, vista la cronaca degli ultimi mesi. Padre Federico Lombardi ha presentato così, ieri mattina, il 24° viaggio fuori dall’Italia di Benedetto XVI, cioè la visita che il Pontefice compirà da venerdì a domenica prossimi nel Libano. E se il motivo formale è proprio la consegna dell’esortazione che raccoglie le conclusioni del Sinodo dedicato al Medio Oriente, svoltosi nel 2010 in Vaticano, è chiaro che l’arrivo di Papa Ratzinger nel Paese dei Cedri assume la fisionomia di un vero e proprio appello alla pace, tanto più urgente e ineludibile visto il contesto in cui la visita si svolge, con la Siria lì a due passi, fino a poco tempo fa considerata una sorta di ingombrante "grande fratello" del piccolo Paese mediorientale.Il portavoce vaticano, però, nell’illustrare ai giornalisti il programma del viaggio («che non è mai stato in discussione per motivi legati alla sicurezza», ha sottolineato), ha tenuto a precisare che l’intento del Pontefice è chiaro. Egli infatti «non si presenta come un leader politico, ma come un capo di comunità religiose che attraverso la loro testimonianza di vita e il loro impegno servono il Paese in cui vivono». Tuttavia la vista manifesta, ha aggiunto padre Lombardi, «la chiara volontà della presenza» del Papa in questa terra, «nonostante i problemi dell’area, come segno d’incoraggiamento, di speranza e di pace».Proprio per questo Benedetto XVI avrà incontri a 360 gradi: visiterà i quattro patriarcati cattolici (maronita, siriaco, greco melkita e armeno), incontrerà i capi delle comunità ortodosse presenti nel Paese e quelli delle quattro maggiori comunità musulmane (sciita, sunnita, alawita e drusa). Quanto a Hezbollah, rispondendo a una precisa domanda e senza esprimere alcun giudizio sulla fazione, il portavoce vaticano ha detto che non è previsto alcun incontro specifico con loro, anche se non è escluso che alcuni esponenti del gruppo partecipino ai diversi momenti della visita.Ad ogni modo, ha fatto notare padre Lombardi, «c’è consenso per l’arrivo del Papa da parte delle varie confessioni religiose presenti nel Paese». Dunque «non ci sono eccessive preoccupazioni per la sicurezza» e si è creato «un clima di cordiale benvenuto da parte delle componenti più varie della realtà libanese, che colgono il significato d’incoraggiamento, amichevole, di pace che il Papa vuole dare, e che fa andare con serenità e fiducia incontro a questo viaggio».Benedetto XVI partirà venerdì mattina alle 9,30 da Ciampino per atterrare a Beirut alle 13,45 ora locale. All’aeroporto terrà il suo primo discorso e nel pomeriggio si recherà ad Harissa per firmare l’esortazione apostolica post-sinodale. La mattinata di sabato sarà dedicata agli incontri con i rappresentanti istituzionali: presidente della Repubblica, capo del governo e presidente del Parlamento, capi delle comunità islamiche e infine l’importante discorso al mondo della cultura e al corpo diplomatico, nel palazzo presidenziale di Baabda. Nel pomeriggio, invece, l’atteso incontro con i giovani sul piazzale antistante il Patriarcato maronita di Bkerké. Due, infine, gli eventi di domenica 16, prima della cerimonia di congedo. La Messa al Beirut City Center Waterfront e l’incontro ecumenico nel Patriarcato Siro cattolico di Charfet. Il Papa pronuncerà i suoi discorsi in francese, mentre le autorità locali parleranno in arabo.​
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: