Saluto del Cardinale Presidente, Angelo Bagnasco, al Santo Padre
Veglia di preghiera – Piazza San Pietro, 3 ottobre 2015
Santità,
alla vigilia del Sinodo dedicato alla “vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, sono lieto di porgerLe il più cordiale saluto.
E’ l’abbraccio di tutta la Chiesa che è in Italia, con le sue diocesi e le sue parrocchie, comprese quelle che – non essendo potute essere qui questa sera – sono comunque intimamente unite a noi nella preghiera.
E’ l’abbraccio, in particolare, di questa Piazza: i presenti, partiti dalle loro case per convergere e stringersi attorno al Successore di Pietro, Le portano con il loro affetto la bellezza e la forza dell’essere famiglia, quasi un’eco e un prolungamento della Giornata mondiale vissuta a Philadelphia e vivissima nei nostri animi.
Come Pastori ci sentiamo in prima linea nella promozione di questa realtà, che è “benedizione di Dio al capolavoro della creazione” (Francesco, Discorso ai Vescovi, Filadelfia, 27.09.2015), cellula fondamentale della società umana e delle stessa comunità cristiana.
L’esperienza quotidiana ci vede coinvolti in una trasformazione epocale della cultura sociale, che interessa profondamente la famiglia.
Intendiamo riconoscere questo tempo come la condizione nella quale il Signore ci dona di vivere, credere e annunciare il suo Vangelo. Per questo non vogliamo lasciare che il lamento, la stanchezza o la paura prevalgano sullo stupore, sulla gioia e sul coraggio; né che le analisi, legate a un contesto in cui sembra vincere la dinamica del non legarsi a niente e a nessuno, ci frenino dalla disponibilità ad accompagnare i giovani nella scelta coraggiosa del matrimonio e dei primi anni della vita matrimoniale.
Come Pastori ci sentiamo provocati a cercare e custodire una familiarità sempre maggiore con Dio, consapevoli che, quando tale intimità è vera, non potrà che spingerci a farci sempre più prossimi alle famiglie, così da condividerne gioie e difficoltà, e camminare con tutti verso quella pienezza che nasce dalla comunione vissuta con il Signore Gesù e con i fratelli.
Santità, con le nostre Comunità cristiane ci impegniamo a pregare per Lei e per i Padri sinodali in occasione del confronto che animerà le prossime settimane. Possa – tale confronto – nutrirsi di “ascolto di Dio, fino a sentire con Lui il grido del popolo” e di “ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama” (Francesco, Veglia di preghiera, 4 ottobre 2014).
Possa, soprattutto, sgorgare dal lasciarsi guardare negli occhi da Cristo Gesù, fino ad assumere il suo modo di pensare, di vivere e di relazionarsi. Per una Chiesa che, a propria volta, abbraccia e serve – con questo stesso sguardo misericordioso e vero – l’umanità del nostro tempo, donandole ciò che ha di più prezioso.
Ci benedica, Padre Santo.