"Il cuore di Genova", come lo chiama
il cardinale Angelo Bagnasco, ha ricordato stamani, nella cattedrale del capoluogo ligure, i nove morti nella tragedia della Torre Piloti,
avvenuta due anni fa quando il cargo Jolly Nero urtò la base
della torretta di Molo Giano facendola crollare e provocando la
morte di 9 persone.
La Messa in requiem, concelebrata dal cardinale e
dall'ordinario militare, ha visto la partecipazione con i
familiari delle vittime, arrivati in cattedrale con un cartello
con scritto "Vivi in eterno, sempre", di tutte le istituzioni
cittadine civili e militari e dell'ammiraglio Felicio Angrisano oggi
comandante generale delle Capitanerie di porto e all'epoca dei
fatti ancora comandante della Capitaneria genovese. Angrisano ha
portato il cordoglio dei ministri della Difesa Pinotti e della
Giustizia Orlando che hanno scritto "parole emozionate ai
familiari delle vittime".
"Per tutti noi - ha detto il governatore Claudio Burlando - è
un dolore che si rinnova. Spero che la vicinanza della gente e
delle istituzioni possa far sentire alle famiglie il dolore
della città". La cerimonia si è conclusa con la benedizione
della statua della Madonna Regina di Genova, rimasta distrutta
nel crollo della Torre e oggi ha detto il cardinale "restituita
alla gente del porto, luogo di grande lavoro e grande
intelligenza".