«Ed ora, con grande gioia, annuncio che il prossimo 18 febbraio terrò un Concistoro nel quale nominerò 22 nuovi membri del collegio cardinalizio». Era lo scorso venerdì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, quando il Papa annunciava il prossimo Concistoro. Quello odierno è il quarto del pontificato di Benedetto XVI, dopo quelli del 2006, 2007 e 2010. Nel Concistoro odierno il Papa creerà 22 cardinali, sette dei quali sono italiani. Gli ultraottantenni, senza diritto di voto, sono quattro. Tratteggiamo brevemente le figure dei neo cardinali, a partire dai sette italiani, elencandoli proprio come annunciato dal Papa.
Fernando Filoni, nato a Manduria, nel Tarantino, il 15 aprile 1946, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli;
Antonio Maria Vegliò, nato a Macerata Feltria, nelle Marche, il 3 febbraio 1938, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti;
Giuseppe Bertello, nato a Foglizzo, nel Torinese, il 1° ottobre 1942, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato;
Francesco Coccopalmerio, nato a San Giuliano Milanese il 6 marzo 1938, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi;
Domenico Calcagno, nato a Tramontana di Parodi Ligure, nell’Alessandrino, il 3 febbraio 1943, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica;
Giuseppe Versaldi, nato a Villarboit, nel Vercellese, il 30 luglio 1943, presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede e, infine, l’ultimo degli italiani,
Giuseppe Betori, nato a Foligno, in Umbria, il 25 febbraio 1947, arcivescovo di Firenze.Passando ai cardinali stranieri, riceveranno la porpora il portoghese
Manuel Monteiro De Castro, nato a Santa Eufemia il 29 marzo 1938, Penitenziere maggiore; lo spagnolo
Santos Abril Y Castelló, nato il 21 settembre 1935 ad Alfambra, arciprete della Basilica papale di Santa Maria Maggiore; il brasiliano
Joâo Braz De Aviz, nato a Mafra il 24 aprile 1947, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; lo statunitense
Edwin Frederik O’Brien, nato a New York l’8 aprile 1939, Pro-Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; l’indiano
George Alencherry, nato a Thuruthy il 19 aprile 1945, arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi; il canadese
Thomas Christopher Collins, nato a Guelf il 16 gennaio 1947, arcivescovo di Toronto;
Dominik Duka, nato a Hradec Králové il 26 aprile 1943, arcivescovo di Praga;
Willem Jacobus Eijk, nato a Duivendrecht il 22 giugno 1953, arcivescovo di Utrecht nei Paesi Bassi;
Timothy Michael Dolan, nato a Saint Louis il 6 febbraio 1950, arcivescovo di New York;
Rainer Maria Woelki, nato a Colonia il 18 agosto 1956, arcivescovo di Berlino;
John Tong Hon, vescovo di Hong Kong, dove è nato il 31 luglio 1939. E ancora
Lucian Muresan, arcivescovo maggiore di Fagaras e Alba Iulia dei Romeni in Romania, nato a Ferneziu il 23 maggio 1931 e tre ecclesiastici,
Julien Ries, nato ad Arlon, in Belgio il 19 aprile 1920, sacerdote della diocesi di Namur e professore emerito di storia delle religioni all’Università cattolica a Louvain;
Prosper Grech nato il 24 dicembre 1925 a Vittoriosa, a Malta, docente emerito di varie Università romane e Consultore presso la Congregazione per la Dottrina della fede e, infine, il tedesco padre
Karl Becker, nato a Colonia il 18 aprile 1928, docente emerito della Pontificia Università Gregoriana, consultore della Congregazione per la dottrina della fede.