«Quelli sulla sicurezza stradale sono numeri da guerra che Roma non può accettare, già a marzo abbiamo raggiunto il numero totale di morti di Parigi o Berlino, che arrivano a 30-40 decessi l'anno...». Lo aveva detto pochi giorni fa il presidente della commissione Trasporti, Enrico Stefano, durante la commissione convocata sulla sicurezza stradale. Oggi l'ennesima tragedia della strada, alla periferia della capitale, in via via Anagnina all'incrocio con via Seminara, dove un anziano è morto dopo essere stato investito da un'autovettura. L'uomo, un 81enne, è stato trasportato d'urgenza in ospedale dov'è poi deceduto. Sul posto per i rilievi la polizia locale del VII Gruppo Tuscolano. Alla guida della macchina c'era una donna di 67anni.

Torna quindi ancora più d'attualità l'allarme sulla sicurezza stradale. «Su questo sta facendo un lavoro importante la Consulta cittadina - aveva sottolineato il presidente della commissione Mobilità - che ha un numero spropositato di auto a cui far fronte. L'obiettivo principale è quello di spostare le persone dal trasporto privato a quello pubblico, e già così si ridurrebbe il numero di incidenti. Finché a Roma gireranno due milioni di macchine, il problema si risolverà sempre parzialmente». Un rappresentante della polizia locale presente alla commissione, ha spiegato che a Roma «secondo i dati del Ministero dell'Interno si è avuta una diminuzione degli incidenti senza feriti, ma purtroppo un +12% di incidenti con feriti e un +20% di incidenti mortali». Una ventina gli autovelox mobili presenti in città, numero che si vorrebbe aumentare. «La Safety Inspection è stata applicata a tutti gli ambiti che ci hanno segnalato come critici. Tra le strade peggiori è emersa via di Torrevecchia come la più pericolosa di Roma, e abbiamo avviato dei report», ha riferito invece l'ingegnere Fabrizio Benvenuti di Roma Servizi per la mobilità.