venerdì 5 ottobre 2012
​Da Assisi il presidente della Repubblica invita a ritrovare un dialogo che ridia stimolo alla rinascita del Paese. "Illegalità e degrado hanno provocato un rifiuto della politica" ha sottolineato. L'occasione di queste parole è stata l'inaugurazione del "Cortile dei Gentili", nel corso di un dialogo col cardinal Gianfranco Ravasi.
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​"Dalla schiettezza del dialogo possono venire stimoli e un rilancio morale del paese e che oggi ne ha bisogno come in pochi altri momenti da quando ha ritrovato la libertà". Lo ha detto il presidente Napolitano oggi da Assisi, inaugurando il "Cortile dei Gentili", che ha visto il capo dello Stato partecipare a un confronto con pubblico col cardinale Gianfranco Ravasi sul tema "Dio, questo sconosciuto"."I tanti fenomeni di degrado del costume e di scivolamento nell'illegalità, insieme ad annose inefficienze istituzionali ed amministrative, provocano un fuorviante rifiuto della politica - ha aggiunto Napolitano -  Quel che in Italia acuisce l'incertezza e produce grave disorientamento è l'inadeguatezza del quadro politico ad offrire punti di riferimento, percorso come è, da spinte centrifughe e tendenze alla frammentazione". Il presidente della Repubblica ha invitato a smetetrla con "contrapposizioni sterili e delegittimazioni reciproche che soffocano il nostro paese e la nostra società". Poi ha sottolineato che l'Italia deve ritrovare "i valori essenziali" del "bene comune e dell'interesse generale".Profonda anche la riflessione sul tema della fede. "Nel dialogo tra credenti e non credenti io rappresento, nella funzione che attualmente esercito al vertice delle istituzioni, gli uni e gli altri come cittadini, come italiani, e tendo ad unirli. A ciò corrisponde il mio mandato, così come lo interpreto e lo vivo"
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