La sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale potrebbe "non essere garantita". Ad affermarlo è il presidente del Consiglio Mario Monti che oggi è intervenuto in videoconferenza in occasione della presentazione a Palermo del progetto del nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed.La crisi, ha sottolineato Monti, "ha colpito tutti ed il campo medico non è una eccezione. La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro di cui andiamo fieri - ha avvertito il premier - potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. La posta in palio - ha concluso Monti - è altissima".In serata la precisazione in una nota di Palazzo Chigi: il premier "non ha messo in questione il finanziamento pubblico del sistema sanitario, bensì, riferendosi alla sostenibilità futura, ha posto l'interrogativo sull'opportunità di affiancare al finanziamento a carico della fiscalità generale forme di finanziamento integrativo". Le reazioni non sono mancate. "Le parole del presidente del consiglio di oggi sul Servizio Sanitario Nazionale preoccupano e stupiscono - sottolinea
Paolo Fontanelli, responsabile sanità del Pd - Il Partito Democratico si oppone in maniera decisa a una visione della sanità che non sia universalistica e in cui le cure non siano garantite a tutti, come prevede la nostra Costituzione. I fondi per fare funzionare il SSN in maniera corretta devono essere trovati"."Noi il sospetto ce lo avevamo che il servizio sanitario nazionale fosse a rischio, ma le parole di Monti ci preoccupano moltissimo. Vogliamo capire dal governo che cosa esattamente significano e che cosa lo Stato non sarà più in grado di garantire" ha detto
Roberto Formigoni.