sabato 21 settembre 2024
Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza. Foti (FdI): «Siamo vicini alle popolazioni colpite». Bonaccini (Pd): «L'esecutivo strumentalizza le emergenze»
Traversara, frazione del Comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, è stata devastata dopo la rottura dell'argine del fiume Lamone

Traversara, frazione del Comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, è stata devastata dopo la rottura dell'argine del fiume Lamone - Ansa

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Il governo ha deliberato lo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, per le due regioni colpite dall’alluvione, stanziando 20 milioni per l'Emilia-Romagna e 4 per le Marche per far fronte ai primi interventi urgenti, garantire soccorso immediato, assistenza alla popolazione e ripristino dei servizi essenziali. Il provvedimento riguarda in particolare le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena e la regione Marche, dopo la proposta illustrata dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci.

Non si placano però le polemiche, rispetto alle quali ieri, da Siracusa ad un evento che precede il G7 Agricoltura, è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni: «Le polemiche ci stanno sempre in Italia, io preferisco lavorare, le polemiche le lascio agli altri».

Tentativo di smorzare i toni anche da parte del ministro Musumeci: «Nessuna polemica, a 70 anni non mi metto a polemizzare. Se poi gli altri hanno la voglia di farlo, hanno anche il diritto di farlo. E a due mesi dal voto mi pare assolutamente fisiologico».

A margine del Consiglio dei ministri, Musumeci ha quindi toccato i punti più spinosi delle accuse mosse al suo ministero, a partire da quello sulle polizze assicurative: «La legge sulla polizza assicurativa è già obbligatoria, non so di cosa stiamo parlando, è stata votata dal Parlamento nel dicembre scorso e nella legge di bilancio 2024. Per le aziende, c'è una legge già approvata, non c'è nulla da rinviare. Per quanto riguarda le famiglie e quindi le abitazioni, c’è aperto un confronto, un ragionamento per capire intanto se le compagnie di assicurazione sono disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico privato, poi bisogna decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo».

Ma su questo aspetto si è aperto un fronte polemico interno alla maggioranza: «Lo Stato - ha detto il deputato della Lega, Stefano Candiani - deve incentivare un’assicurazione per cittadini e imprese con detrazioni fiscali o agevolazioni. Altrimenti si configura con una tassa a favore delle compagnie assicuratrici e non è certo una proposta condivisibile e accettabile». Ieri pomeriggio si è poi appreso del ritiro dell’emendamento di FdI al decreto Omnibus che chiede di prorogare di un anno, al 31 dicembre 2025, il termine entro il quale le imprese sono tenute a stipulare le polizze anti calamità.

Ma, più in generale, le polemiche continuano a riguardare i soldi destinati all’Emilia-Romagna dopo l’alluvione 2023: «I ministri Salvini e Musumeci possono andare a controllare nelle banche dati, a disposizione del governo in tutte le sue articolazioni, le spese sostenute dall’Emilia-Romagna», ha replicato Irene Priolo, presidente facente funzione della Regione. Di nuovo chiamato in causa, il vicepremier e ministro Matteo Salvini è tornato anche lui sulla querelle: «A me interessa che si faccia tutto come si sta facendo. Soldi ne sono stati mandati. Se qualcuno ha perso tempo e soldi, non ho gli elementi per dirlo».

A proposito di chiamate in causa, Stefano Bonaccini, ex presidente della Regione Emilia Romagna, così ha replicato: «Ho fatto il presidente 10 anni, collaborando con 5 governi diversi, retti da maggioranze di ogni colore. Poi è arrivato questo Governo e per la prima volta ho visto strumentalizzare le emergenze».

Per niente tenero nei confronti del governo è anche Romano Prodi, ex premier e presidente della Commissione Europea: «Quando si sceglie di attaccare subito le autorità locali, mentre l'acqua arriva alla cintola, ci si comporta da corvi. Soprattutto quando si ha totalmente torto: chi ha fatto la scelta del Commissario speciale? Chi ha tolto l'incarico di Commissario al presidente della Regione che è sempre stato scelto per quel ruolo?».

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