Maria Elisabetta Ranghetti - M.E.R.

Giovanna, Lisa, Anna, Veronica e infine Daniela: sono cinque le donne protagonista di un romanzo che giunge a proposito in questo mese di novembre, in cui si celebra come ogni anno la Giornata contro la violenza sulle donne (venerdì 25). Cinque amiche, ciascuna con la sua vita, non sempre lineare, come è la vita di tutte: un lavoro che non ingrana, un compagno che non capisce, una famiglia che non completa.

Il filo conduttore dell’ultimo lavoro di Maria Elisabetta Ranghetti, scrittrice di Cernusco sul Naviglio (Milano) arrivata al suo sesto libro, è nel titolo. “La risorsa” (EdiKit, pagg. 206, euro 16) è un attributo usato nel lavoro a proposito di una delle protagoniste. Non una donna con nome e cognome, con caratteristiche e qualità proprie, ma una "risorsa", impersonale ed efficientista. Perché il romanzo si snoda in una Milano affascinante ma indifferente, che brucia e consuma aspettative, talenti, sogni e desideri, in un tritacarte di consumo e di lavoro ossessivo. Sullo sfondo, la morte misteriosa di una di loro, Daniela, manager di successo e depositaria di scabrosi segreti di famiglia. Alla ricerca della verità, ciascuna delle altre amiche si mette a nudo, con la complessità di esistenze costrette a fare compromessi, con tutto ciò che spesso alle donne capita: mobbing, prevaricazione, discriminazioni...

Quello che rimane, alla fine, è il senso di "sorellanza" che appiana le delusioni e tiene insieme tutte le storie, un'amicizia al femminile che restituisce speranza.

Maria Elisabetta Ranghetti, dopo alcune puntate nel racconto breve, si cimenta con un romanzo corale e di stretta attualità, dalla trama a metà tra giallo e dramma, dopo altri libri con trame avventurose ambientate in Israele - "Oltre il mare di Haifa" (2015) e "Corri più che puoi" (2017) - e in Nord Irlanda - "Un'ombra sul fiume" (2018).