mercoledì 5 luglio 2023
Nell'ultimo anno scolastico, il Museo del Risparmio ha coivolto quasi 40mila studenti in iniziative di educazione finanziaria. Una proposta di legge per inserirla nell'Educazione civica
La prima educazione all'utilizzo consapevole del denaro avviene in famiglia

La prima educazione all'utilizzo consapevole del denaro avviene in famiglia

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L'Italia resta il fanalino di coda in Europa per l'educazione finanziaria, ma qualcosa comincia a muoversi. In primavera è stato annunciato un disegno di legge per introdurla nelle scuole durante le ore di Educazione civica, mentre sul territorio non mancano le iniziative di sensibilizzazione. Come quelle messe in campo, durante l'anno scolastico, dal Museo del Risparmio, che ha coinvolto 47.350 persone, di cui 38.900 studenti e 8.450 adulti. Circa 8.600 bambini e ragazzi hanno potuto partecipare alle attività in presenza nella sede del Museo, mentre altri 30.300 sono stati coinvolti online, per un totale dfi 1.461 ore erogate, tra laboratori didattici, visite guidate ed eventi dedicati. Circa 1.700 studenti di 83 classi e 9 regioni hanno effettuato, presso il Mueso, le ore previste dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (Pcto), mentre un percorso specifico è stato studiato per 300 alunni degli istituti Moda e Design, nell'ambito del progetto Moda MdR. Infine, ha raggiunto i 18mila studenti di circa mille classi, negli ultimi tre anni scolastici, il kit multimediale Save virtual tutor, che tratta i temi dell'economia circolare e delle gestione sostenibile delle risorse scarse.

«Se il disegno di legge va in porto, ragazzi e ragazze, almeno una volta al mese, potranno affrontare i temi collegati alla gestione del denaro personale nell’ottica di un maggiore benessere individuale e collettivo. Benessere inteso non solo dal punto di vista economico, ma come qualità complessiva della propria esistenza», sottolinea Giovanna Paladino, direttrice e curatrice del Museo del Risparmio. Che ricorda anche il ruolo centrale della famiglia per una corretta educazione dei figli alla gestione del denaro.

«Affinché l’educazione finanziaria delle giovani generazioni sia davvero efficace - riprende Paladino - il canale scolastico non basta: occorre immaginare e progettare interventi che coinvolgano attivamente le famiglie. A questo proposito, una ricerca su 311 nuclei familiari, realizzata a fine 2022 dal Museo del Risparmio, ha evidenziato che esiste una chiara trasmissione intra-familiare dei modelli valoriali per quanto attiene alla gestione del rischio, al risparmio e alla rappresentatività sociale del denaro, e che, quanto alla gestione dei soldi, i figli considerano i genitori esempi da seguire».

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