lunedì 3 luglio 2023
Cinque attivisti di Ultima generazione denunciati dopo essersi cosparsi di polpa di pomodoro sporcando anche l'ingresso del Battistero sotto gli occhi curiosi dei turisti
I cinque attivisti che hanno imbrattato il selciato del Battistero, a Firenze, con polpa di pomodoro

I cinque attivisti che hanno imbrattato il selciato del Battistero, a Firenze, con polpa di pomodoro - Ansa

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Ultima generazione colpisce ancora e ritorna a Firenze con un nuovo blitz dimostrativo. Questa volta a essere "ferito" con la polpa di pomodoro è il Battistero, ovvero il selciato di fronte alla Porta del Paradiso del Ghiberti (la copia perchè l'originale è custodita nel Duomo). I cinque attivisti con il corpo e i vestiti imbrattati di rosso pomodoro sono stati fermati e portati nella caserma della polizia municipale e denunciati per manifestazione non autorizzata.

Il blitz si è consumato davanti a centinaia e di turisti che ogni giorno si accalcano sul sagrato. Non ci sono danni, hanno rilevato i tecnici dell'Opera, e nessuna denuncia, da quanto si apprende, sarà presentata dall'ente. Il Battistero è sempre rimasto aperto ai visitatori, che entravano dalla porta principale. La Porta del Paradiso è tenuta solitamente chiusa.

In scena “la resistenza passiva non violenta”

I vigili urbani sono intervenuti con numerose pattuglie e poi hanno portato in caserma cinque persone. Quattro si sono fatte allontanare abbastanza agilmente dopo una decina di minuti di protesta, una quinta invece ha reagito per circa mezz'ora: è un uomo che si è seduto, poi si è sdraiato in terra fingendosi morto (secondo i suoi compagni esercitava "resistenza passiva non violenta"), finché gli agenti non l'hanno sollevato di peso e infilato in una vettura di servizio. Altri attivisti, forse 10-15, mischiati tra i turisti, hanno incoraggiato i compagni.

La lettura di alcuni brani della Laudato Sì

I partecipanti esponevano lo striscione "Non paghiamo il fossile", slogan consueto di Ultima Generazione, e hanno letto brani dell'Enciclica Laudato Si' di Papa Francesco, che contiene riferimenti alla crisi climatica. In un comunicato hanno spiegato che l'azione di Firenze era per solidarietà con "Ester e Guido, due aderenti che nell'estate 2022 si sono incollati alla statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani e poi sono stati condannati a 9 mesi, a una multa di 1.500 euro ciascuno e al risarcimento di 28.000 euro di danni". Un altro obiettivo, sempre secondo il movimento, era di "portare all'attenzione del Papa la condanna ingiusta e sproporzionata verso Ester e Guido".

I precedenti sempre a Firenze

Ultima Generazione a Firenze aveva già colpito il 4 febbraio scorso scaricando il liquido di estintori contro la facciata del palazzo di via Cavour dove ha sede il Consiglio regionale della Toscana, e poi il 17 marzo scorso imbrattando la pietra forte di Palazzo Vecchio con una sostanza arancione; lo stesso sindaco Dario Nardella intervenne a fermarne uno e poi si mise a pulire con gli addetti comunali. "Attaccare il patrimonio culturale anche senza danni materiali, a differenza di quanto accadde con Palazzo Vecchio, è un messaggio sbagliato - ha commentato Nardella - La natura e la cultura sono due sorelle, mettere in discussione una per proteggere l'altra è un messaggio che non porta consenso".


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