(Ansa)
Quando sua sorella studiava fisica alla Bicocca di Milano, Roberto Epis e famiglia avevano dovuto accendere un finanziamento: troppo alte le tasse universitarie, e poi gli spostamenti quotidiani dal paese del Cremonese in cui abitano, Agnadello, e poi ancora i pasti fuori sede, i libri... fatto sta che nemmeno la somma erogata era stata sufficiente a bilanciare le uscite.
Da qui, l’idea del barista che a 43 anni non vuole sprecare la sua condizione di baby pensionato: spendersi in prima persona perché altri non soffrano queste difficoltà. Già, ma come? Michela – racconta – durante l’università aveva partecipato a gruppi di lavoro sul crowdfunding, il sistema con cui, tramite internet, una persona lancia un progetto e chi lo condivide può destinarvi online una donazione. Allora ho pensato che la via poteva essere proprio questa».
Roberto convoca un ex collega della sorella, e insieme calcolano le spese connesse all’intero percorso universitario dei più prestigiosi atenei italiani ed esteri: Bocconi e Oxford, per capirci. L’idea prende forma, e sul sito americano gofundme.com compare il progetto "10 borse di studio internazionali". L’obiettivo è quello di raccogliere 442.750mila euro per poter erogare a ogni aggiudicatario – attraverso una Onlus dedicata e sotto la stretta vigilanza del sistema creato dal sito – un contributo di oltre 40mila euro.
Il "sogno" di Roberto? «Permettere a chi è povero di mezzi di realizzare i suoi sogni»: questo ha dichiarato al mondo sulla pagina internet del progetto.