Vita

Usa. «Venite ad abortire da noi»: la California invita le donne degli Stati «pro-life»

Francesco Ognibene venerdì 16 settembre 2022

L'immagine della campagna californiana per l'aborto

«In California l’aborto è legale, sicuro e accessibile. Che viviate o meno qui, sappiate che vi copriamo le spalle». È il messaggio che il governatore della California Gavin Newsom ha diffuso lanciando la campagna dello Stato a guida democratica per invitare le donne di Stati nei quali l’aborto è sottoposto a condizionamenti o vietato a interrompere la gravidanza tra San Francisco e Los Angeles. La campagna – un’immagine su cartelloni e social con le mani di una donna ammanettata – è diretta a 7 Stati repubblicani nei quali sono in vigore norme restrittive, rafforzate o introdotte dopo la sentenza della Corte suprema che in giugno ha ribaltato la disciplina federale sul "diritto di abortire": si tratta di Indiana, Mississippi, Ohio, Texas, Carolina del Sud, Sud Dakota e Oklahoma. Lo slogan è "personalizzato" per ogni Stato, così che a Houston sui cartelloni si legge: «Il Texas non possiede il tuo corpo. È tuo», con il rimando al sito di informazioni sull’aborto in territorio californiano nel quale si può scegliere la clinica alla quale rivolgersi tra le 166 che praticano aborti nello Stato sino a gravidanza avanzata, come consente di fare la legge californiana. Il sito è costato un milione di dollari, che si aggiunge ai 200 stanziati dal governatore per garantire l’aborto a chiunque lo chieda, anche se non residente in California.

«Ecco il mio messaggio a tutte le donne che cercano assistenza per l’aborto in questi Stati contrari alla libertà – è il messaggio di Newsom –: venite in California», dov’è legale anche l’invio per posta della pillola per abortire dietro consulto a distanza. Porte aperte anche alle donne immigrate prive di permesso legale: il governo californiano garantisce che nessun funzionario dell’immigrazione si presenterà in ospedale.