Ddl Cirinnà. M5S azzoppa il "canguro", ddl Cirinnà in bilico
"Il M5s si assume una pesantissima responsabilità" commenta il senatore Andrea Marcucci. Il capogruppo Zanda si è subito riunito con la senatrice Monica Cirinnà per discutere del ritiro o meno dell'emendamento 'canguro'. Fonti Dem sottolineano come tutto il ddl Cirinnà sia in bilico a causa dei tanti "canguri" disseminati negli emendamenti lasciati dalla Lega. Due le strade nell'immediato per il Pd: ritirare l'emendamento Marcucci o tenerlo per poi vederlo probabilmente bocciato dall'aula. Soltanto domattina quando si conosceranno tutti gli emendamenti lasciati dalla Lega, si potrà capire quanto è accidentata la strada del provvedimento.
In mattinata si era concluso con un nulla di fatto il tentativo estremo di intesa sugli emendamenti. L'accordo tra la Lega e il Pd era naufragato la scorsa settimana e i tentativi di ricucire sono andanti a vuoto, ma in aula il capogruppo Centinaio in aula ha annunciato a sorpresa il ritiro di oltre 4500 (ma altri 500 restano) emendamenti chiedendo al Pd di fare lo stesso, ritirando il canguro e aprendo il dibattito. Anche i cattolici del Pd sono contrari alla forzatura decisa dal partito sugli emendamenti e chiedono che si possa votare in due momenti separati, sulle unioni e sulla stepchild adoption, il punto più controverso. La senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi spiega: "noi siamo contro al fatto che una legge non discussa in commissione non sia discussa anche in aula" ha aggiunto. Il punto è che il super-canguro cancellerebbe anche gli emendamenti presentati dai cattodem. Nel corso di una riunione fiume del Pd ieri sera non è stata raggiunta una posizione comune sull'articolo 5 del ddl, che allarga alle coppie gay la possibilità di ricorrere alle adozioni speciali. I cattodem vogliono poter votare un loro emendamento a prima firma di Stefano Lepri che sostituisce la stepchild adoption con l'affido rafforzato, il resto del gruppo ritiene invece che senza quell'articolo la legge sarebbe insufficiente. Una soluzione potrebbe consistere nell'introdurre paletti ulteriori contro il ricorso all'utero in affitto, previsto da alcuni emendamenti, ma visto che la legge non parla di utero in affitto potrebbero essere dichiarati inammissibili. Della mediazione potrebbe allora far parte una mozione che Anna Finocchiaro presenterà che impegna il governo ad una iniziativa per la messa al bando a livello internazionale della pratica dell'utero in affitto.Intanto fa sentire forte e chiara la sua voce la senatrice Cirinnà, accusando i contrari alla stepchild adoption di fare discriminazioni. "Siamo arrivati al giorno X, mi sento una giovane universitaria a poche ore dall'esame". Inizia così il post pubblicato su Facebook da Monica Cirinnà, madrina del disegno di legge sulle unioni civili. "Spero che i tanti colleghi che oggi si interrogano su come votare sappiano che oggi scelgono da che parte stare della storia - spiega la senatrice - Se stare con le nuove famiglie che chiedono solamente una loro inclusione oppure dalla parte di chi continua a discriminare e a pensare che non siamo tutti uguali".