La rete di associazioni. «Sui tetti»: il Senato riveda la legge sul suicidio assistito
Presentata in una conferenza stampa alla Camera la lettera ai parlamentari delle oltre 70 associazioni del laicato cattolico aderenti alla Pubblica agenda «Ditelo sui tetti». Alla missiva sono allegate 55 proposte per un dialogo sulle questioni ritenute prioritarie. Tra queste, la difesa della vita umana. «Proprio perché crediamo in un confronto franco con tutte le forze parlamentari – è stato spiegato – abbiamo subito chiesto di riaprire un dialogo nel merito di quanto deliberato dalla Camera in materia di morte volontaria medicalmente assistita». Il testo della proposta di legge sulla «morte volontaria medicalmente assistita» è ora all’esame del Senato. Ma nel testo – si legge nella lettera – ci sono ancora molti e seri nodi da sciogliere: «Al netto delle valutazioni di merito, quanto votato è troppo lontano dai riferimenti costituzionali fissati dalla Consulta con le sentenze n. 242/19 e n. 50/2022». I punti critici sono noti: «Trascurate le cure palliative» e troppo ampia la casistica in cui si potrebbe chiedere la morte in ospedale. Per "Sui tetti", perciò, il sì di Montecitorio «ha reso molto facile l’accesso all’eutanasia» e rischia di esporre specialmente le persone più deboli e vulnerabili (depressi e disabili, ad esempio) a «scelte estreme e irreparabili».
«Ditelo sui tetti» aveva debuttato a Roma il 10 marzo con un’iniziativa pubblica cui erano intervenuti il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, con una lectio sulle grandi sfide culturali e antropologiche alla coscienza del laicato cattolico oggi, e il presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti.