Alcune coppie italiane negli ultimi tempi sono andate all'estero per avere un filgio col metodo dell'utero in affitto. Sulla questione è intervenuto oggi il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, nell'Aula della Camera rispondendo ad una interpellanza urgente sul tema di Paola Binetti dell'Udc.
"A seguito dei casi di coppie italiane che hanno intrapreso questi passi in Paesi stranieri, dove la maternità surrogata è consentita - ha detto De Filippo - il
ministero della Salute si è impegnato e continuerà a farlo, in
maniera anche più forte, a informare e sensibilizzare i
cittadini sul fenomeno della maternità surrogata, ricordando che
si tratta di un comportamento sanzionato dalla legge vigente,
chiarendo che si tratta di sfruttamento nei confronti di donne
povere e che spesso si trovano in una condizione di
vulnerabilità dal punto di vista della tutela dei diritti
personali, le quali vengono indotte a condurre una gravidanza a
pagamento e a consegnare il neonato ai committenti".
"Il ministero della Salute - prosegue De Filippo - si
impegnerà, altresì, nell'ambito delle proprie competenze
istituzionali a combattere ogni forma di sfruttamento del corpo
umano e delle sue distinte parti anatomiche, con particolare
attenzione per la procreazione umana, dove donne e bambini
possono diventare soggetti grandemente vulnerabili".