Polonia. Il governo vuole nuove leggi su aborto e unioni civili. Veto del presidente
Andrzej Duda
In Polonia il governo progressista attraverso il premier Donald Tusk ha manifestato l’intenzione di depenalizzare l’aborto e legalizzare le unioni civili. Il presidente della Repubblica Andrzej Duda, del partito conservatore Diritto e Giustizia ora all’opposizione, ha replicato che opporrà il veto dicendosi convinto che «l’aborto uccide persone» ma anche che «le donne che decidono di interrompere la gravidanza non dovrebbero essere punite». In giugno la commissione speciale insediata dal Sejm (la Camera bassa) aveva varato un progetto che rende libero l’aborto fino a 12 settimane e nei casi di «grave e irreversibile compromissione o malattia incurabile del feto». Un dietrofront rispetto alla sentenza con cui nell’ottobre 2020 il Tribunale costituzionale aveva dichiarato l’illegittimità dell’aborto eugenetico su feti con anomalie genetiche. Oggi si può abortire in caso di rischio per la vita e la salute della gestante e di stupro. Quanto alle unioni civili, il progetto di legge prevede che siano legalizzate quelle tra non sposati anche dello stesso sesso.