Disabili. Parolin: sulla sindrome di Down più cure rispettose della dignità
Un'immagine dal sito della T21 Research Society, organizzatrice della conferenza internazionale di Roma sulla Sindrome di Down
«Non basta difendere i diritti delle persone: occorre adoperarsi per rispondere anche ai loro bisogni esistenziali, nelle diverse dimensioni, corporea, psichica, sociale e spirituale». Questa frase del Papa all’udienza nella Giornata della disabilità 2022 è al centro del messaggio inviato al congresso romano sulla sindrome di Down dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, a nome del Santo Padre. Il Papa esprime «vivo apprezzamento» per l’evento romano auspicando che «le attività congressuali volte a condividere i risultati della ricerca con le famiglie e le persone care di coloro che sperimentano tale disabilità possano favorire approcci alla cura sempre più autenticamente umani e rispettosi dell’integrità della persona, tutelandone la dignità e garantendo cammini di inclusione».
Al congresso anche il messaggio della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli: «Purtroppo spesso ci sono separazioni, veri e propri silos: se hai bisogno della fisioterapia o di assistenza educativa ti viene data quella risposta, ma tutto il resto non conta. Non si può più ragionare così. Bisogna cambiare sguardo – ha aggiunto – e fare sì che noi, famiglie, associazioni, anche politici impegnati sul tema, non siamo più soli. Si tratta di un salto di civiltà e di buonsenso. Sappiamo bene che soprattutto nelle scuole ci sono tanti bambini con disabilità che hanno bisogno di assistenza, ma poi crescono e hanno bisogno di formazione, lavoro e inserimento sociale. È questo che fa crescere una comunità. Porteremo questo argomento all’Onu e al primo G7 dedicato, in Italia, alle disabilità».