Vita

Sanità. Intelligenza artificiale e nuova diagnostica per immagini all'IDI

Mimmo Muolo lunedì 26 febbraio 2024

Il cardinale Parolin durante la cerimonia di inaugurazione

Nuove apparecchiature di grande qualità, capaci di migliorare le possibilità diagnostiche in tutti gli ambiti di applicazione clinica. L'uso dell'intelligenza artificiale a servizio della cura dei malati. Ma soprattutto la professionalità altamente qualificata dei medici. Sono questi gli "ingredienti" del Nuovo Centro Diagnostica per immagini - Radiologia IDI (Istituto Dermopatico dell'Immacolata), inaugurato questo pomeriggio, 26 febbraio, dal cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. «Ringraziamo Dio che ci siano tutti questi sviluppi scientifici - ha detto il porporato, parlando con i giornalisti, poco prima dell'inizio della cerimonia, che si è svolta nella sede dell'Istituto in Via Monti di Creta a Roma - L'importante è che vengano usati a servizio dell'uomo. E che non sostituiscano tutta quella serie di atteggiamenti umani che devono accompagnare anche l'uso della tecnologia e dell'intelligenza artificiale».

Tra i nuovi macchinari, fa sapere una nota dell'IDI, tutte le nuove Tomografie Computerizzate (TC) sono sistemi multidetettore, supportate da ricostruzione iterativa, che consentono riduzione dei tempi di esame, della dose di radiazioni, delle dosi di mezzo di contrasto, e un aumento della capacità esplorativa e della risoluzione, con conseguente maggiore efficienza e con possibilità di riconoscere anche malattie molto iniziali e/o in fase asintomatica.

La dotazione di Risonanze Magnetiche (RM) è l’altro punto di eccellenza del Centro. Alla RM da 1,5 Tesla già in dotazione si sono infatti aggiunte 2 nuove RM, delle quali una a 3 Tesla, ottimale per la diagnostica del cervello, della prostata e del fegato. Questa macchina, prosegue la nota dell'Istituto, «è stata acquistata grazie al contributo della Fondazione Roma». Le nuove RM sono sistemi caratterizzati da un tunnel molto più alto, di conseguenza fruibile da tutti, completamente digitalizzati, supportati dall’utilizzo di intelligenza artificiale per l'ottimizzazione dei tempi di esame e per la produzione di esami morfologici e funzionali. L’acquisizione della RM a 3 Tesla, è inoltre parte dello sviluppo di un più ampio progetto di ricerca e cura, nel campo della medicina personalizzata, che vedrà nei prossimi mesi ulteriori sviluppi tecnologici.

Una delle nuove risonanze magnetiche dell'IDI - Ufficio stampa IDI

All’interno del nuovo Centro è stata realizzata anche un’Area Senologica, con dotazione completa (mammografo con tomosintesi e studi con mezzo di contrasto, ecografia ad alta definizione e “mammotome”, per procedure interventistiche sulla mammella).

Allo stesso modo la disponibilità di TC con acquisizione molto veloce e di RM dotate di software dedicati garantiscono un perfetto studio morfo-funzionale del Cuore e delle sue patologie.

L’aggiornamento delle apparecchiature ha interessato anche la radiologia tradizionale con l’arrivo di un nuovo ortoclino digitale con radioscopia al fine di eseguire esami tradizionali sia statici che dinamici per un’analisi sia morfologica che funzionale dell’apparato gastroenterico e genitourinario nonché di nuovi ecografi ad elevata definizione. La struttura si caratterizza infine per la gradevolezza degli ambienti pensati sia nell’ottica dei pazienti che del personale.

Il Presidente della Fondazione Luigi Maria Monti, padre Giuseppe Pusceddu, che ha accolto il cardinale Parolin insieme con il direttore del nuovo Centro, Tommaso Pirronti, ha sottolineato come «l’innovazione e l’aggiornamento dei mezzi che possiamo mettere a disposizione del personale medico fanno parte della tradizione di questa struttura. Essere all’avanguardia nelle soluzioni tecnologiche e nella strumentazione medica, di fatto, è scritto nel Dna di questo ospedale che da oltre 110 anni mette sempre al centro il paziente e la sua salute». Mentre il consigliere celegato della Fondazione Luigi Maria Monti – IDI IRCCS, Alessandro Zurzolo ha sottolineato il potenziamento dell’organico che ora può contare su 22 medici radiologi, 21 tecnici di radiologia e 9 infermieri».

All'inaugurazione erano presenti anche il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi, il rettore dell'Università "La Sapienza" di Roma Antonella Polimeni, il Direttore dell'Istituto Superiore di Sanità, Rocco Bellantone e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. «L'IDI – ha detto quest'ultimo - è una eccellenza non soltanto nella cura delle malattie della pelle, ma anche di altre patologie e nella ricerca. Lo dimostra questo imponente investimento».

«L'iniziativa - fa presente la nota dell'Ufficio stampa dell'Istituto - ha l’obiettivo di realizzare una struttura diagnostica che migliori le possibilità di accesso e di successo nella diagnosi e cura dei pazienti, basandosi su un approccio di “radiologia clinica“, in grado di assicurare le prestazioni diagnostiche generali, ma anche di supportare le richieste super-specialistiche per assolvere meglio anche alla missione di ricerca dell’IDI IRCCS».