Natalità. Anche la Campania perde nuovi figli. E le associazioni incalzano la politica
Il tema della natalità è stato al centro di un incontro pubblico svoltosi nei giorni scorsi a Napoli, promosso dal Forum regionale delle associazioni familiari della Campania. Già da tre anni il presidente regionale Nino Di Maio, con la collaborazione di Pastorale familiare, Caritas-Pastorale sociale e del lavoro e aggregazioni laicali regionali e con il fattivo sostegno di Roberto Bafundi dell’Inps della Città metropolitana, sta operando perché si possa arginare il fenomeno della denatalità e sostenere la genitorialità e i percorsi di affido e di adozione.
Monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana, ha confermato il sostegno dei vescovi campani, ricordando a tutti come la famiglia sia una risorsa e non un problema. Di Maio ha, dunque, presentato le proposte da mettere in atto per invertire la tendenza dell’inverno demografico, ben rappresentata dai numeri esposti da Giancarlo Blangiardo, demografo e già presidente dell’Istat. Le proposte operative? Misure di conciliazione famiglia-lavoro con babysitteraggio, fruizione degli asili nido autorizzati e dei servizi di assistenza pomeridiana, ludoteche, attivazione di sportelli di orientamento al lavoro per le donne in cerca di occupazione, assegno unico per i nuovi nati secondogeniti e sostegno per le spese sanitarie dei minori. E ancora: attivazione del fattore familiare campano per correggere l’Isee, che non rispecchia lo status delle famiglie, e forme di credito per la prima casa per le giovani coppe con un fondo di garanzia regionale.
Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, ha riaffermato che è necessario lavorare su due target importantissimi: le donne e i giovani. Nelle conclusioni, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha ricordato che la Campania ha già adottato provvedimenti straordinari in favore delle famiglie e sta lavorando a una apposita legge regionale in favore delle famiglie e della natalità. Provvedimento che dovrà considerare anche i dati demografici appena diffusi dall’Istat, che vedono la Campania al terzo posto in Italia come numero di figli per donna (1,29 contro un dato nazionale di 1,20, ma in calo nel 2023 rispetto all’1,33 dell’anno precedente) ma all’ultimo per attesa di vita (79,4 anni per gli uomini, 83,6 per le donne, a confronto con gli 81,1 e 85,2 della media nazionale).