Messaggio. Bassetti: «La cultura della carità a salvaguardia della dignità della vita»
Piazza San Pietro. Uno striscione del Movimento per la vita all'Angelus di papa Francesco nella Giornata per la vita 2018 (Siciliani)
"Oggi il potere di disporre delle vita è potenzialmente sconfinato. In un laboratorio si può creare e distruggere la vita per motivazioni mediche o scientifiche, ma anche per soddisfare un desiderio individuale o per raggiungere un'utilità economica. A questo rozzo utilitarismo, che sembra essersi affermato nel vissuto quotidiano di larga parte della società europea, occorre contrapporre una cultura della carità che di fronte ad ogni avversità si prefigge un solo obiettivo: salvaguardare, sempre, la dignità incalpestabile della vita umana. Perché la vita va difesa sempre. Senza compromessi o scorciatoie!". Lo scrive il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, nel messaggio al presidente del Movimento per la vita italiano, Gian Luigi Gigli, in occasione dell'Assemblea generale del Mpvi in corso a Roma per il rinnovo degli organi elettivi.
"Nella continuità indispensabile per non disperdere il prezioso lavoro svolto nel triennio che si conclude - sottolinea in proposito Bassetti -, sono certo che dalle elezioni potrà uscire una squadra ancora più forte, in grado di fare del Movimento un esempio di unità e di collaborazione".
"Il 40° anniversario della legge 194, la penetrazione dei temi della vita nell’ambito educativo e la ricerca di un nuovo rapporto con la classe medica che si interroga sui confini dell’autodeterminazione, costituiranno i banchi di prova della nostra mission nel prossimo triennio. Ricorderemo questo anniversario non certo per motivi celebrativi, ma per riandare alle origini della nostra storia, per traguardarla a confronto con altre realtà pro-life, per sollecitare la politica e l’opinione pubblica a rendere le donne davvero libere di dire sì alla vita superando ogni ipocrisia nella proposta di alternative all’aborto". Lo ha detto il presidente nazionale del Movimento per la vita italiano, Gian Luigi Gigli, aprendo i lavori dell'Assemblea generale.
"Il Movimento per la vita è sotto attacco - ha sottolineato il presidente -. Da un lato siamo oggetto dell’odio di quanti trovano nella nostra testimonianza una forte opposizione alla cultura dell’individualismo radicale. Dall’altro i gruppi pro-life più oltranzisti e integralisti ci accusano di scarso movimentismo e di non fare un’opposizione sufficientemente gridata. Soprattutto ci attaccano per la nostra fedeltà al Papa e alla Conferenza dei Vescovi che essi, senza mezzi termini, accusano di tradimento e di infedeltà, promuovendo ormai una mentalità a rischio di scisma".