Il messaggio. Zuppi: il “popolo della vita” resti sempre unito
Responsabili di Cav locali durante uno dei numerosi moduli formativi del convegno Mpv
È in fondo al suo messaggio che il cardinale Zuppi indossa i panni confidenziali del «fratello maggiore». Per una «raccomandazione» al Movimento per la vita – e per suo tramite a tutti i cattolici che si impegnano per la cultura dell’accoglienza, oggi quantomai controcorrente: «Siate uniti, vogliatevi bene, superate ogni screzio con un supplemento di amore, amate la Chiesa e pregate per la Chiesa». Inviando le sue riflessioni al convegno nazionale di Mogliano Veneto (15-17 novembre), il presidente della Cei «ringrazia» il Mpv «per quello che siete e per quello che fate». E nel nome dell’«amicizia e la comunione che ci lega» ribadisce che «la Chiesa è un grande Movimento per la vita».
Un panel tematico al convegno nazionale del Movimento per la Vita - Foto Mario Sansalone
Oggi, aggiunge, la vita va servita con «intelligenza», «attenzione, sensibilità, competenza dialogo», come testimoni credibili del fatto che «non la si ama solo in una delle sue stagioni» ma tutta intera: e dunque, dal «figlio concepito e non ancora nato fino al suo ultimo respiro». Un aspetto sul quale Zuppi – il cui messaggio si è aggiunto a un telegramma affettuoso del Papa alla presidente Marina Casini – insiste scrivendo che «del vostro impegno» apprezza «particolarmente la convinzione che “tutto si tiene” e che perciò nella specifica attenzione per coloro che non sono ancora nati è iscritta l’attenzione per ogni uomo». Non si divide la vita “a pezzi”: un approccio necessario mentre «sembra che siamo tornati indietro sulla dignità della vita di ogni persona umana, messa in discussione da violenza, odio, individualismo». In questa situazione bisogna liberarsi «dal torpore, dall’indifferenza, dall’abitudine a guardare e non fermarsi».
Due volontarie al banco dei libri al convegno del Movimento per la Vita a Mogliano Veneto - Foto Mario Sansalone
In un «momento difficile, pieno di interrogativi e di sfide» l’arcivescovo di Bologna loda e indica alcuni valori incisi nella presenza del Mpv. Un elenco che pare un mandato: «Lo stile comunicativo positivo e propositivo; la passione, la gioia, la fiducia e la speranza che non vi fanno ripiegare sul passato, ma al contrario proiettano la vostra opera verso i formidabili appuntamenti del futuro;la vostra profonda e radicata adesione all’ispirazione cristiana, unita agli argomenti di scienza e di ragione che indicano nell’uomo concepito uno di noi; la proclamazione della verità accompagnata dalla benevolenza, e perciò vissuta come occasione di dialogo e non come muro di divisione; la presenza attiva e appassionata dei giovani; l’esperienza del vostro volontariato, il quale prova che i confini possono essere superati». Un’impronta in cui è riconoscibile il profilo di Carlo Casini: «Fate tesoro dell’enorme patrimonio che ha lasciato», conclude Zuppi, invitando a vivere il Giubileo – peraltro, anno del 50° del primo Centro aiuto alla vita, a Firenze – continuando «a essere forza di rinnovamento e di speranza», che «da sempre» è «il motore del Movimento per la Vita».