L'appello. Milano. Progetto Gemma cerca casa. Per dare più spazio alla vita
Vogliono far nascere nuove vite ma per loro non c’è una casa. Ricorda niente? L’avventura che sta affrontando Progetto Gemma ha qualcosa di genuinamente natalizio. Ed è qui che cambia aspetto la fatica cui si sta sottoponendo la storica iniziativa del Movimento per la Vita nazionale che offre sostegno alla vita ncente: e la prova diventa testimonianza, sperimentando la difficoltà che incontra la vita a trovare accoglienza, oggi come duemila anni fa. Perché il fatto nudo e semplice è tutto qui: la sede nazionale di Progetto Gemma, a Milano, è stata abbandonata causa costi divenuti insostenibili per una realtà dove ogni euro che entra va a beneficio delle mamme che hanno scelto contro ogni pressione ambientale di far nascere il loro bambino. E ora la responsabile Antonella Mugnolo sta pazientemente setacciando la città insieme ad Andrea Tosato, direttore di Fondazione Vita Nova (cui fa capo Progetto Gemma), in cerca di una sede adeguata necessità crescenti, progetti che prendono corpo e sogni, che spingono a essere ambiziosi, anche se la realtà racconta tutta un’altra storia (il fermo posta “prestato” dal Centro aiuto alla Vita Mangiagalli e la sede temporanea a casa di Antonella). Una situazione affrontata con ottimismo, ma che non può durare a lungo.
«La nostra idea è di non affittare più ma di passare all’acquisto di una nuova sede che ci permetta di dare un minimo di evidenza a ciò che facciamo, anche davanti ai tanti donatori che sostengono Progetto Gemma – spiega la responsabile –. Vorremmo anche poterci organizzare iniziative di formazione e riflessione, incontri per dialogare e fare cultura sulla vita». Per farlo, aggiunge col suo sorridente pragmatismo, occorre una sede «in città, accessibile con i mezzi, e un’ampiezza attorno ai 100 metri quadri... Pensiamo a una soluzione definitiva, che consolidi la nostra credibilità». Dalla nascita nel 1994 Progetto Gemma ha aiutato a venire al mondo e a muovere i primi passi 24.700 bambini in tutta Italia (quasi 500 nel solo 2022, con una rapida crescita delle domande, effetto della “pandemia sociale”), grazie al contributo di migliaia di donatori che oggi ammonta a 200 euro al mese (per 18 mesi) più 20 per sostenere i nuovi progetti. Ed è qui che Fondazione Vita Nova vede lontano: «Il futuro è in borse di studio e di lavoro e in un’impresa sociale che dia continuità al sostegno che oggi assicuriamo a tante mamme – si illumina Andrea Tosato – coinvolgendo anche i padri in progetti di vita familiare». Ma non basta: Progetto Gemma accoglie l’appello per la vita nascente che arriva da tanti Paesi estendendo intanto il suo intervento a Cuba e Repubblica Democratica del Congo. Perché anche se non c’è (ancora) una casa il cuore non può aspettare.
Contatti: 0248702890 email: gemma@fondazionevitanova.it