Vita

Migranti & concepiti. Così il Papa smentisce il “diritto all’aborto”

lunedì 16 settembre 2024

Il Papa durante la conferenza stampa sull'aereo di ritorno dal suo viaggio apostolico in Estremo Oriente

«Parole chiare, inequivocabili, sul valore di tutta la vita umana fin dal concepimento». Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita Italiano, esprime così riconoscenza al Papa per le sue affermazioni sul volo di ritorno dal viaggio in Estremo Oriente rispondendo a una domanda sulla «difesa della dignità della vita». All’inviata americana Anna Matranga di Cbs News che nella tradizionale conferenza stampa in aereo sul bilancio del viaggio e su temi di attualità gli chiedeva «in vista delle prossime elezioni negli Stati Uniti che consiglio può dare a un elettore cattolico che deve decidere fra un candidato che è favorevole all’interruzione della gravidanza e un altro che vorrebbe deportare 11 milioni di migranti», Francesco aveva risposto con argomentazioni che Marina Casini definisce «limpide e senza sconti»: «Ambedue sono contro la vita – aveva affermato il Papa –, sia quello che butta via i migranti sia quello che uccide i bambini. Non si può decidere, io non posso dire, non sono statunitense, non andrò a votare lì, ma sia chiaro: mandare via i migranti, non dare ai migranti capacità di lavorare, non dare ai migranti accoglienza è peccato, è grave. Nell’Antico Testamento c’è un ritornello: l’orfano, la vedova e lo straniero, cioè il migrante. Sono i tre che il popolo di Israele deve custodire. Chi non custodisce il migrante, manca, è un peccato, un peccato anche contro la vita di quella gente. Io sono stato a celebrare Messa alla frontiera, vicino alla diocesi di El Paso, e c’erano tante scarpe di migranti che sono finiti male, lì. Oggi c’è un flusso di migranti all’interno dell’America Centrale che tante volte vengono trattati come schiavi, perché si approfittano di questo. La migrazione è un diritto, un diritto che già nella Sacra Scrittura, nell’Antico Testamento c’era. Lo straniero, l’orfano e la vedova: non dimenticare questo. Questo è quello che io penso dei migranti. Poi, l’aborto. La scienza dice che al mese dal concepimento ci sono tutti gli organi di un essere umano, tutti. Fare un aborto è uccidere un essere umano. Ti piaccia la parola o non ti piaccia, ma è uccidere. Questo. La Chiesa non è chiusa perché non permette l’aborto: la Chiesa non permette l’aborto perché è uccidere, è un assassinio, è un assassinio. E su questo dobbiamo avere le cose chiare. Mandare via i migranti, non lasciarli sviluppare, non lasciare che abbiano la loro vita è una cosa brutta, è cattiveria. Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio, perché c’è vita. E in queste cose dobbiamo parlare chiaro. “No, ma, però...”. Niente “però”. Ambedue le cose sono chiare. L’orfano, lo straniero e la vedova: non dimenticare quello». Alla giornalista che insisteva nel chiedergli se «possono esserci circostanze in cui sia moralmente ammissibile per un cattolico votare per un candidato che è favorevole all’interruzione della vita» il Papa aveva risposto che «nella morale politica, in genere si dice che non votare è brutto, non è buono: si deve votare. E si deve scegliere il male minore. Chi è il male minore, quella Signora o quel Signore? Non so, ognuno in coscienza pensi e faccia questo».
Esprimendosi sulla questione etica affrontata da Francesco, la presidente del Movimento per la Vita ha detti che «la Chiesa è madre e grembo per i più piccoli e indifesi e che tutti accoglie. Le parole del Papa svelano giustamente la realtà per quello che è, ma non esprimono un giudizio di condanna verso le donne, spesso “costrette” a non far nascere i loro figli per mancanza di aiuti, perché sole o perché condizionate dall’ambiente esterno. Le parole di papa Francesco esprimono piuttosto un severo giudizio sulla cultura che non solo permette l’aborto ma lo presenta come “diritto”, e questo è quanto di più falso e distruttivo ci possa essere se pensiamo all’autentica cultura dei diritti dell’uomo che si basa sul riconoscimento dell’uguale valore di ogni essere umano».