Presenza breve che ci parla. Michy, 5 ore di pura gioia. L'accoglienza come gesto umano
Particolare della copertina del libro "Super Michy. 9 mesi vissuti intensamente"
In prossimità della Giornata per la Vita non potevo leggere pagine più belle, dense, ricche, vibranti, intense, commoventi, ma anche disinvolte e appassionate, semplici e profonde, schiette, limpide, vere, di queste. Man mano che la lettura avanzava, mi risuonava la frase della santa Teresa di Calcutta: «Quel piccolo bambino non ancora nato è stato creato per una grande cosa: amare ed essere amato».
Fabiana e Matteo lo hanno testimoniato con la carne e con l’anima, con la mente e con le forze. Il viaggio di Michy nel grembo di Fabiana non poteva essere interrotto: «Lo teniamo!» È stata la risposta sua e di Matteo a chi indicava l’aborto come 'soluzione' alla diagnosi di grave malformazione e alla prognosi che Michy non sarebbe sopravvissuto al parto. Ma l’esistenza di Michy non è un valore difettoso: è intatto, integro, puro, uguale al valore di tutti, a prescindere dall’età e da qualsiasi circostanza o condizione.
Incompatibilità con la vita, dice la medicina. Ma non con la Vita, rispondono i genitori.
In casi come questi vengono più o meno apertamente sollevati interrogativi come: perché continuare una gestazione inutile? Perché affrontare le difficoltà della gravidanza e prolungare il dolore? Perché non affrettare la morte che sicuramente avverrà poco dopo la nascita?
Ecco perché: la forza di superare le difficoltà deriva dalla convinzione di cullare in grembo un figlio, un bambino già esistente, non un 'grumo di cellule', un 'progetto', una 'vita potenziale'. Fabiana e Matteo lo sanno: quel bambino è Michy, anzi Super Michy, è loro figlio come Federico e Matteo, e come i due Omar volati in Cielo prima di nascere.
Da subito Michy è stato accolto e custodito, premurosamente, teneramente, appassionatamente; nello stesso tempo ha donato tenerezza, forza, coraggio, serenità ai suoi genitori.
«Michy ci ha dato la possibilità di essere migliori» (Matteo); «Piccolo mio, quanta pace mi dai...» (Fabiana). Michy è nato, ha ricevuto il Battesimo e poi dall’abbraccio della mamma è passato all’abbraccio del Padre, nella Vita piena. 5 ore e 13 minuti. È il tempo in cui Michy ha vissuto dopo la nascita, ma il tempo della sua vita è scandito dai rintocchi dell’eternità.
Per questo Matteo può scrivere: «Abbiamo un angelo che dall’alto ci proteggerà. Grazie a lui la morte mi fa meno paura perché so che un giorno ci rivedremo e staremo insieme per sempre. Ho come obiettivo, per tutti i miei restanti giorni, quello di meritarmi la sua compagnia per sempre».
La storia di Michy ricorda anche quella di tanti genitori ai quali è stata diagnosticata durante la gravidanza una grave malformazione del figlio, spesso così grave da essere incompatibile con la vita. In tutti questi casi il consiglio – e talora anche la pressione – delle persone amiche è quello dell’aborto. Eppure, quanto è forte l’amore dei genitori.
Mentre riflettevo su queste cose, immersa nella lettura, mi sono ricordata che mio padre, Carlo Casini, tanti anni fa scrisse una lettera pubblica a Sandra e Luca, genitori di Gabriele che, come Michy, poco dopo la nascita si era tuffato nell’abbraccio dell’Amore: «La vita umana – vi si legge – è indistruttibile: nella più profonda realtà non può essere tolta se non nella sua forma terrestre e visibile. Essa non è mai inutile, neppure quando è breve, neppure quando sembra priva di intelligenza e di capacità di azione e di relazione».
La storia di Michy, così forte – 'super' – nella sua fragilità, ci aiuta a comprendere meglio che il senso della vita umana è l’amore e ci solleva dalle nostre miserie.
Le pagine del libro che racconta questa storia (Matteo Manicardi e Fabiana Coriani, Super Michy. 9 mesi vissuti intensamente, San Paolo, 228 pagine, 18 euro) ci portano dalla riflessione alla contemplazione del modo in cui comincia la vita umana: l’abbraccio che si prolunga nell’abbraccio intimissimo che continua per nove mesi nel seno della mamma ci fa sperare che il senso dell’intera vita umana sia l’amore con la sua aspirazione all’eternità (che contraddice tutta la realtà del mondo dominato dalla caducità) e caratterizzato dalla gratuità (che contraddice la tendenza a pensare solo a se stessi e ad agire in funzione dei propri interessi).
Grazie, Super Michy, Cavaliere, Arcangelo anche tu, per questa splendida testimonianza dei tuoi genitori e dei tuoi fratelli. L’esperienza del Movimento per la Vita ci dice che spesso la vita di un bimbo nel seno materno è legata a una parola, a un messaggio. Spero davvero che questo potente libro, diffusivo di Bene, formidabile strumento di comunicazione, intenso e coinvolgente, venga letto da molti. Contiene il segreto per diventare tutti più buoni.
Marina Casini Bandini è presidente del Movimento per la Vita
La copertina - San Paolo