Roma. In piazza San Giovanni «difendiamo la famiglia»
"Noi non siamo contro nessuno e rispettiamo tutte le persone. Ma siamo
venuti qui in piazza a Roma per difendere il diritto delle famiglie formate da
un uomo e una donna, tutelate dalla Costituzione, e quello dei bambini a essere
educati da una mamma e da un papà... ". Rosaria arriva dalla
Parrocchia Beata Maria Vergine di Foggia. È insieme ad altri componenti
della sua comunità parrocchiale, raccolta sotto uno striscione che insieme a
mille altri colora piazza San Giovanni, stracolma di adulti e bambini venuti
qui per partecipare alla manifestazione indetta dal Comitato "Difendiamo I
nostri figli" , iniziata oggi alle 15.30.
"Siamo un milione" afferma il portavoce del comitato
"Difendiamo i nostri figli!" Massimo Gandolfini. "Con questo
evento - spiega - chiediamo che si tuteli e si rispetti la famiglia fondata sul
matrimonio e si ribadisca il ruolo centrale dei genitori. Rigettiamo con forza
il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla
destrutturazione dell'identità sessuale dei bambini. Sono teorie senza basi
scientifiche".
Mentre gli oratori si alternano dal palco, fra i manifestanti centinaia di
bambini ascoltano compunti o giocano allegri e un po' umidi dopo la sfuriata
del temporale estivo. "Noi siamo qui - dicono Paolo e Cristina, romani con
due figli - perché riteniamo che la famiglia vada difesa. E il ddl Cirinnà non
la difende. Cosi come non la aiuta contro la confusione che si cerca di fare
parlando del gender nelle scuole".
Partecipazione in ordine sparso, o meglio, trasversale, si registra nel
mondo politico. Proprio qualche giorno fa, in vista della manifestazione è nato
con un centinaio di iscritti tra deputati e senatori il Comitato parlamentare
per la famiglia, con adesioni da Area popolare, Forza Italia, Lega, gruppo
misto e Per l'Italia. Tra i promotori Alessandro Pagano (Ap), Maurizio
Gasparri, Maurizio Sacconi, Carlo Giovanardi, Roberto Formigoni, Paola Binetti,
Eugenia Roccella.
Tutto nasce dall'idea di alcune personalità che si battono contro la
diffusione della teoria del gender nelle scuole e contro il disegno di legge
Cirinnà che equipara il matrimonio costituzionale, così come lo conosciamo
oggi, ad altre forme di unioni, comprese quelle tra persone dello stesso sesso.
"Difendiamo i nostri figli", è lo slogan della manifestazione che
vede tra i promotori Simone Pillon, Gianfranco Amato, Giusy D'Amico,
Toni Brandi, Filippo Savarese, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Jacopo Coghe,
Maria Rachele Ruiu, Paolo Maria Floris, Alfredo Mantovano, Nicola Di Matteo.
Portavoce del comitato è il neurochirurgo Massimo Gandolfini. E anche "Il
Vicariato di Roma appoggia" ed esorta a "partecipare a questa
mobilitazione, quantomeno per esprimere che i temi sensibili dell'educazione
non possono essere imposti dall'alto".
Dal palco è risuonata anche la voce del Papa: sono state infatti trasmesse le parole pronunciate domenica 14 giugno in occasione del convegno della diocesi di Roma: "I nostri ragazzi e le nostre ragazzine iniziano a sentire queste idee strane, queste colonizzazioni ideologiche che avvelelano l'anima e la famiglia", dice papa Francesco. "Colonizzazioni che fanno tanto male e distruggono un paese, una società e una famiglia".