La testimonianza. «Quel giorno che Carlo Casini mi cambiò la vita»
Carlo Casini insieme a un giovane durante uno dei suoi numerosissimi incontri pubblici
La lettura delle testimonianze su Carlo Casini pubblicate nella newsletter di Avvenire, ha suscitato in me il desiderio di condividere anche la mia testimonianza.
Sarebbe davvero un dono il riconoscimento della santità di Carlo Casini. L’unica e intensissima volta in cui lo incontrai di persona fu parecchi anni fa, quando venne a portare la straordinaria testimonianza dell'impegno della sua intera esistenza per la causa della vita. Ricordo bene che, nel guardarlo attentamente mentre parlava in mezzo alle tante persone presenti ad ascoltarlo, ciò che mi colpì fin da subito fu la sua intensa ed immensa passione, il coinvolgimento totale e pieno di amore in ciò che comunicava verbalmente e forse ancor di più attraverso il suo volto luminoso. Ben presto risultò implicito ma alquanto eloquente fino a che punto fosse totale il suo impegno indefesso in favore della vita.
Già dopo i primi momenti in cui parlava ho potuto cogliere queste sue caratteristiche fondamentali, e questo mi sembrò essere la conferma decisiva che stavo aspettando della chiamata, che da un po’ sentivo in me, di cominciare in un impegno concreto in favore della vita e quindi dei più vulnerabili e dei più poveri dei poveri, cioè dei bambini non nati.
Sapevo che Carlo Casini aveva avuto uno strettissimo legame con Madre Teresa di Calcutta e così fu proprio in concomitanza con quell'incontro che decisi di impegnarmi realmente nel Movimento per la vita. Ciò che di Carlo Casini colsi maggiormente fu che il fatto che egli fosse estremamente attento alla vita, a partire dal concepimento, fosse correlato al fatto che egli era straordinariamente attento e disponibile verso ogni persona che si approcciava con lui. In quel pomeriggio, in cui c’era tanta gente, mi resi conto che al termine dell'incontro molte persone andarono a parlare con lui ed egli si soffermò con ciascuno mostrandosi affabile con tutti ed estremamente disponibile nel parlare. Mi ha molto colpito come, dopo l'incontro, si sia soffermato a lungo a salutare ciascuno dei tanti, cioè mi ha colpito questa sua disponibilità ad ascoltare a lungo tutti i presenti. Ricordo bene come non abbia trascurato davvero nessuno.
Appena l’ho visto ho capito subito le ragioni del suo profondo legame con Madre Teresa di Calcutta e l’ho capito dal suo sguardo. Questa è stata una delle cose che di lui mi ha più colpito, il suo sguardo. Degli occhi dolcissimi e al tempo stesso intensissimi e vivissimi, che mi hanno fatto pensare proprio a quelli di Madre Teresa, che pure ho conosciuto solo attraverso gli schermi televisivi quando ero ancora bambino e lei era una suora già anziana. Lo sguardo di Carlo Casini ha evocato in me lo stesso sguardo di Madre Teresa di Calcutta. Porto ancora impressa l’emozione che ebbi nel realizzare la grande similarità tra questi due sguardi. Ciò che di questi occhi mi è rimasto impresso è che avevano un qualcosa come di grato, esprimevano un senso che evocava una profonda gratitudine per ciò che Dio gli aveva concesso di essere, di tracciare e di fondare, cioè il Movimento per la difesa della vita nascente e per la difesa della vita in ogni suo stadio, la qual cosa è in fondo la massima delle vocazioni possibili, venendo meno la quale tutte le altre perdono la propria ragion d’essere.
Dopo l’incontro sono andato ringraziarlo e ho sentito una profonda comunione con lui. Ho percepito di essere alla presenza di una persona dalla levatura realmente straordinaria. Allora io, pur giovane ragazzo che per la prima volta (e anche l’unica di persona) conosceva questo grande uomo, nonostante l'evidente, enorme distanza che mi separava da lui, quasi misteriosamente, al contempo, interiormente ho percepito una profonda comunione con lui, come se comprendesse i desideri che mi abitavano nel profondo, e così ho potuto ringraziarlo per essere venuto nella nostra città di Terni. Tutto questo è stato suscitato in me da quel breve e intensissimo incontro personale dopo il suo intervento.
In quel pomeriggio credo di aver potuto cogliere, in maniera chiara, che grande uomo sia stato per la Chiesa e per il mondo e ricordo di aver riflettuto parecchio sul fatto che, se i frutti del Movimento per la vita, la cui conoscenza avevo da poco fatto, erano così grandiosi, anche se in buona parte ancora nascosti agli occhi del mondo, l'albero che li aveva generati doveva essere straordinario, e questo è proprio quello che realizzai in quel pomeriggio nella persona che mi trovavo di fronte, caratterizzata da quella sovrana e dolce pacatezza che ho subito realizzato contraddistinguerlo inequivocabilmente. Successivamente ho potuto approfondire lo spessore di un'umanità diffusa attraverso le sue opere, profuse generosamente e talvolta anche tacitamente.
Quel pomeriggio per me è stato decisivo soprattutto nel darmi l'orientamento confermativo, rispetto alla mia risoluzione, che prima di quel giorno non era stata ancora ufficialmente confermata, di entrare nel Movimento per la vita per impegnarmi in esso in maniera reale e non più soltanto idealistica. Posso dire che, rispetto all’impegno nell’associazione, quel pomeriggio per me abbia rappresentato uno spartiacque esistenziale, che sia stato cioè un tempo davvero “kairologico” in quanto ha inequivocabilmente segnato il mio ingresso ufficiale nel Movimento per la vita in modo attivo. Posso davvero dire che in quel giorno ho trovato la perla preziosa che ha segnato gli anni di quello che è stato il mio maggiore impegno associativo nell'ambito ecclesiale.
Dal giorno in cui Carlo Casini venne a Terni presso il museo diocesano e ascoltai la sua testimonianza questo cammino divenne la mia strada maestra per condurmi alla difesa e alla promozione della vita e mi decisi per un impegno fattivo in cui fino a quel momento invece non mi ero ancora sbilanciato. Negli anni successivi poi sono stato anche un membro del direttivo del nostro Movimento per la vita di Terni, accolto dai suoi fondatori locali, persone che hanno dedicato la propria vita al Movimento fondato da Carlo Casini.
Posso dunque dire che la testimonianza di Carlo Casini e poi l’incontro personale che ho potuto avere con lui, durato alcuni minuti, ha segnato in maniera indelebile la mia esistenza, oltre che essere stata la conferma decisiva che mi ha indirizzato su questo cammino e per il quale ringrazio il Signore, essendo stata di fatto anche una delle più grandi grazie della mia intera vita. Sarebbe davvero un dono il riconoscimento della santità di Casini.