Natalità. La Regione Lazio crea un fondo per le maternità difficili
Un milione di euro destinato alle donne in gravidanza e sono in condizioni di particolare vulnerabilità economica, che beneficeranno di un contributo da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 5.000. L’ha la giunta della Regione Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell'assessore a Cultura, Pari opportunità, Politiche giovanili, Famiglia e Servizio civile, Simona Baldassarre, per l'anno in corso. Le beneficiarie, residenti nel Lazio con un Isee non superiore ai 30mila euro l'anno, tenendo conto anche di altre condizioni, quali mono-genitorialità, altri figli minori, persone con disabilità a carico, saranno individuate tramite avviso pubblico predisposto e attuato da LazioCrea. «Sono ancora troppe, oggi, le donne che si trovano attanagliate da vulnerabilità economiche nel momento in cui restano incinte – commenta l’assessore Simona Baldassarre –. Con questa delibera le vogliamo sostenere, consapevoli di come sia sempre più complesso scegliere di diventare madri. La maternità è un dono, e le donne dovrebbero essere libere di poter decidere di portare avanti dignitosamente una gravidanza. La Regione è al loro fianco, per valorizzarle e creare le condizioni per dare loro un futuro, assieme ai loro bimbi. Con questo spirito, stanziamo un milione di euro per le neo-mamme». La decisione del Lazio segue il progetto già attivo da un anno in Piemonte mentre in Umbria è in fase di approvazione una iniziativa simile di so
Critica l’opposizione: «La giunta Rocca spreca un aiuto inconsistente di un milione di euro che serviranno a sostenere una tantum 267 donne nel Lazio pari a meno dell'1% delle madri dei nuovi nati in un anno – è il giudizio della consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, membro della Commissione Pari opportunità –. Ben vengano gli aiuti per le neomamme ma invece che disperdere risorse pubblico per un pugno di mancette sarebbe stato più efficace investire nell'approccio strutturale già tracciato dalle misure per donne e famiglie approvate all'unanimità da tutte le forze politiche, quindi anche dal centrodestra, durante la precedente giunta Zingaretti, in un totale spirito di collaborazione tra maggioranza e opposizione. Mi riferisco in particolare alla legge sulla riforma del sistema integrato di educazione 0-6 anni: siamo stati i primi in Italia ad approvarla».
Associazioni d’ispirazione cristiana a favore dell’iniziativa: «Con l’iniziativa di un aiuto alle madri in difficoltà, la giunta Rocca ha messo in chiaro quale sia la vera priorità del Paese – si legge in una nota di Domenico Menorello, coordinatore del network associativo “Ditelo sui tetti” –. La Regione Lazio nella delibera individua l’emergenza nel drammatico calo demografico e nel sostegno alla maternità la prima risposta da assicurare. È un messaggio che arriva proprio quando altre Regioni, anche della stessa coalizione, sembrano piuttosto preoccupate di assicurare prestazioni per “scartare” i più deboli. Inoltre, è molto positivo che la giunta laziale preveda di attuare questi sostegni coinvolgendo fattivamente il terzo settore. Auspichiamo che la priorità indicata contagi presto le politiche di tutte le regioni italiane».
«Ottimo l’aiuto messo in atto dalla giunta Rocca su proposta dell’Assessore Baldassarre, per aiutare le mamme in difficoltà – commenta Emmanuele Di Leo, presidente di Steadfast, organizzazione umanitaria in difesa dei diritti umani –. Fa sorridere leggere le critiche del Pd a tale provvedimento. La sinistra in diversi anni di governo della Regione non è stata capace di mettere in atto nessuna azione concreta in favore delle mamme bisognose e, dopo aver lasciato le “casse vuote” della Regione Lazio, si permette anche di criticare? Quello messo in campo dall’assessore Baldassarre, siamo certi, è solo una prima azione in sostegno alla maternità che, concretamente, potrà supportare 318 mamme vulnerabili. La consigliera Eleonora Mattia, parla di “mancette”, al contrario noi siamo certi che quei 2500 - 5000 euro potranno dare un po’ di respiro a chi, da genitrice, nonostante le difficoltà, contribuisce al contrasto dell’inverno demografico».