Verso la Giornata. Vita nascente, la scelta di Matteo e Fabiana per “super Michy”
Fabiana Coriani e Matteo Manicardi, genitori di Michele ("super Michy"). nell'immagine diffusa dal Festival per la Giornata della Vita nascente
Si sono riunite a Modena le 50 associazioni che hanno dato vita alla seconda edizione del Festival nazionale per la Giornata della Vita nascente. Le realtà promotrici, impegnate nella valorizzazione della cultura dell’accoglienza della vita, sono unite dall’obiettivo di istituire anche in Italia il 25 marzo la Giornata della Vita nascente, come già avviene in 11 Paesi del mondo. Una data fortemente simbolica: nel calendario della Chiesa si ricorda l’Annunciazione, evento che reca un messaggio di accoglienza della vita nascente comprensibile a tutti. Si intende così farne una ricorrenza istituzionale, per promuovere una cultura della natalità, aprire un dibattito sui temi della procreazione, creare un clima favorevole all’accoglienza della vita nascente. L’idea fu lanciata da don Oreste Benzi nel 2000 e da allora si sono susseguite manifestazioni a Modena a sostegno della vita nascente, con la creazione di un comitato promotore della Giornata che ha dato origine al Festival. Nell’attesa di una Giornata nazionale, che va costituita per legge, la Rete propone ai Comuni di realizzare un’iniziativa di sensibilizzazione sul loro territorio ed istituire una giornata comunale della Vita Nascente.
È stato un sì alla vita dato senza dubbi quello di Matteo Manicardi e Fabiana Coriani, genitori di quattro figli, di cui uno in Cielo. La Storia di super Michy l’hanno raccontata in un libro e poi al Festival di Modena.
Durante la gravidanza al loro piccolo Michy, terzo figlio desiderato e amato anche dai fratelli, viene diagnosticata una sindrome che comporta incompatibilità con la vita. Vengono invitati più volte, quindi, ad abortire, per evitare rischi medici alla mamma. Ma la loro risposta è sempre la stessa: «Possiamo affrontare qualunque condizione, qualunque problema, a parte l’idea di aver eliminato noi stessi nostro figlio».
Così, mamma Fabiana tiene un diario lungo tutta la gravidanza, che si trasforma in un volume, edito da San Paolo, che è un inno alla vita e una memoria di quella, brevissima ma preziosa, di Michy.
Il piccolo nasce e rinasce in Cielo nel giro cinque ore portando con sé tutta la gioia del suo arrivo, del Battesimo ricevuto, poi tutto il dolore del distacco, con la consapevolezza che quest’ultimo è momentaneo, perché ci ha solo preceduti. Anche i due fratellini (la terza è appena nata) «sono sempre stati consapevoli della situazione, hanno amato Michy e sofferto la sua assenza, perché era già molto presente tra noi, anche quando era nella mia pancia», racconta Fabiana. Un funerale che è una festa di eternità, una comunità che si stringe intorno a questa famiglia sono stati gli altri regali di questa breve vita, che continua a dare i suoi frutti: «Abortire avrebbe distrutto in mille pezzi la nostra famiglia, mentre ora siamo tristi per la sua mancanza, ma grati e felici di averlo avuto, perché lui c’era», dicono.
Insieme alla loro testimonianza, il Festival ha ospitato quella di Arnoldo Mosca Mondadori, che celebra la bellezza della vita, dedicando la sua carriera non al giornalismo come i famosi padre e zio, non all’editoria come l’ancor più nota famiglia materna, ma alla Casa dello spirito e delle arti, a progetti sociali come la produzione di ostie in carcere e di strumenti musicali fatti col legno dei barconi dei naufragi dei migranti. Poi, l’intervento di Matteo Rizzolli, professore associato di Politica economica alla Lumsa, padre di sei figli, di cui uno frutto si un “sì alla vita“ della moglie, pronunciato a soli 16 anni. Da economista, Rizzolli descrive il valore sociale e pubblico della vita nascente e l’efficienza generale delle politiche economiche per le famiglie.
Infine, dopo la premiazione di E-pharma, aziende trentina che aderisce al Family Audit dell’Agenzia per la coesione sociale e attua politiche virtuose di conciliazione vita-lavoro, l’annuncio più atteso: i Comuni di Castel del Rio, in provincia di Bologna e L’Aquila hanno formalmente istituito la Giornata della Vita nascente.
In particolare, il capoluogo abruzzese ha illuminato di bianco la sua Fontana luminosa, proprio per suggellare questa adesione.