Tre mozioni. «Il governo sostenga i malati di Sla». Voto unanime alla Camera
Con un voto pressoché unanime – una rarità di questi tempi – la Camera ha approvato tre mozioni presentate da Lega, M5s e Gruppo misto che impegnano il governo ad assumere «iniziative per la cura e il sostegno dei pazienti colpiti da Sclerosi laterale amiotrofica e delle relative famiglie». Una proposta che ha registrato una importante convergenza politica, pur su due testi distinti tra maggioranza e opposizione, che ha però avuta una gestazione molto lunga. Arianna Lazzarini (Lega) aveva presentato la sua mozione addirittura nel novembre 2019, e a maggior ragione oggi esprime «grande soddisfazione» per un'iniziativa «sottoscritta da tutto il centrodestra. Abbiamo impegnato il governo – aggiunge la deputata – a sostenere e valorizzare i caregiver familiari e ad attivare una serie di misure non più rinviabili: riconoscimento formale del loro ruolo e del loro valore sociale, congedi e indennità speciali fino al superamento definitivo dell'emergenza Covid, istituzione di un fondo specifico per i malati di Sla, semplificazione della burocrazia. A questi angeli invisibili, a fianco dei pazienti h24 per 365 giorni all'anno, vanno date risposte concrete e subito».
Angela Ianaro (M5s) sottolinea invece l'importanza della mozione per arrivare a sostenere «il prezioso lavoro dei nostri scienziati, adottando tutte le iniziative necessarie per incrementare i percorsi di cura a domicilio per le persone affette da Sla, la patologia neuromuscolare che, sin dal suo esordio, impone la presa in carico da parte di équipe multidisciplinari. Fondamentale è potenziare l'attività di ricerca, sia pubblica che privata, e la collaborazione con le Università e i rapporti con la comunità scientifica internazionale. Attraverso la collaborazione di più figure professionali, sia ospedaliere che territoriali, vogliamo sostenere i pazienti affetti da Sla e le loro famiglie. Nonostante il perdurare dell'emergenza da Covid-19, la comunità scientifica nazionale ed internazionale non ha arrestato il necessario lavoro di ricerca sulla Sla. E il nostro lavoro per il miglioramento della diagnosi, la cura, il trattamento e la speranza di vita dei malati di Sla non si ferma».