Vita

Il dialogo. Movimento per la Vita e Forum: facciamo strada insieme

Francesco Ognibene, inviato domenica 17 novembre 2024

Sarà Loreto (insieme a Jesi) a ospitare dal 3 al 5 ottobre 2025 la prossima edizione del convegno nazionale di Movimento per la Vita, Centri aiuto alla Vita e Case di accoglienza. L’annuncio, a conclusione dell’assemblea di Mogliano Veneto (Treviso), si è aggiunto a due altre notizie: anzitutto l’udienza che il Papa riserverà al Mpv (dai volontari agli amici, dalle mamme ai bambini, ai donatori...) l’8 marzo in Vaticano; il 22 marzo poi un altro appuntamento significativo nella vita del Movimento, la Giornata di Spiritualità ispirata al pensiero di Carlo Casini, che avrà luogo nella sede romana dell’Università Cattolica. In pochi giorni dunque due eventi – l’incontro con Francesco in Aula Paolo VI e quello spirituale in Università – che mobilitano le forze del Movimento per la Vita in un anno come il 2025 in cui verranno celebrati i 50 anni del primo Centro aiuto alla Vita, sorto a Firenze per iniziativa dello stesso Carlo Casini (del quale il 23 marzo cadranno i 5 anni dalla morte, riferimento canonico per la possibile e sempre più largamente auspicata apertura della causa di beatificazione). Nell’anno del Giubileo della Speranza, una rassegna di date e di eventi destinati a far crescere la consapevolezza e l’azione del Movimento per la Vita.

Le voci di alcune protagoniste della sua storia hanno segnato la giornata conclusiva del convegno nazionale in terra veneta, con il dialogo fra tre generazioni di volontarie: Bruna Rigoni di Bassano del Grappa, architrave del volontariato della prima ora, che ancora si commuove mentre racconta le incredibili storie di donne accolte e accompagnate nel tempo delle scelte più difficili (tenere o meno il bimbo che si porta in grembo) e seguite fedelmente qualunque decisione abbiano poi preso, "perché quando si abortisce si apre una ferita, si sperimenta un lutto, un dolore che nessuno vuole abbracciare, e si resta sole perché la cultura ha rimosso quel bambino», considerato solo l’oggetto di esercizio di una libertà"; Maria Concetta Domilici, alla guida del Cav di Bagheria, in Sicilia, della “generazione di mezzo”, che ha sperimentato la forza del volontariato per la vita (“si inizia per dare una mano...”) e la necessità imprescindibile della formazione; e la freschezza di Camilla Galuppi, espressione di una “Gen-Z” che si affaccia all’impegno per l’accoglienza della vita con la forza dell’assenza di pregiudizi e una capacità di muovere le domande che nessuno pone ai suoi coetanei. A queste nuove leve del volontariato per la vita, pioniere di domani, parla in modo particolare la storia avventurosa del Centro aiuto alla Vita di Firenze, ricordata dalla direttrice Daniela Dupuis: perché se cambiano (e molto profondamente) le circostanze storiche e i riferimenti culturali, resta l’attesa di una compagnia alla vita che chiede ascolto e spazio, da quella di una ragazza o di una donna al palpito di un bambino nel loro grembo.

Di questo mutamento delle coordinate ambientali è simbolo la famiglia, “santuario della vita”, come l’ha definita Marina Casini nel dialogo col presidente del Forum delle associazioni familiari Adriano Bordignon che ha concluso il convegno. Il giovane leader trevigiano dell’organismo che riunisce cinquanta realtà dell’associazionismo familiare in Italia ha confidato ai 350 convegnisti del Mpv che il Papa, in una recente udienza privata, gli ha raccomandato tre priorità: cura, passione e fiducia. Una consegna che in “un cambio d’epoca come il nostro nel quale rischia di restare travolto ciò che caratterizza la nostra umanità – ha detto Bordignon – ci deve portare a custodire quello che della famiglia è essenziale. A un tempo in cui bastava attingere al pozzo per trovare acqua succede una stagione dove la siccità dei valori rende prezioso quel che si dava per scontato. Il desiderio di famiglia e di natalità è ancora radicato nei giovani ma si perde con l’andare della vita. La loro esperienza della famiglia che li ha generati è però un tesoro che resta come un desiderio profondo”. Oggi “la famiglia è stremata nelle sue risorse generative. Deve bastare a sé stessa, ma fino a quando può reggere? E allora noi del Forum chiediamo ogni giorno alla politica: crescere un figlio è una spesa delle famiglie o un investimento per il Paese?”.

Sintonia assoluta con l’impegno strenuo di Marina Casini e del Movimento per la Vita per creare le condizioni di accoglienza della vita in ogni situazione, proprio a partire dalla famiglia come protagonista. Un fronte a tal punto comune e condiviso da far immaginare nel clima informale dell'incontro di Mogliano un ipotetico “scambio di presidenze” tra due esponenti dell’associazionismo cattolico che parlano la stessa lingua e si ritrovano affratellati attorno agli stessi punti fermi e alle medesime questioni aperte. “Tra associazioni – è la sintesi della leader di Mpv – occorre mettere da parte rivalità, polemiche, protagonismi e dar vita a una benevolenza reciproca che mostra una sintonia più grande delle differenze, nel rispetto delle rispettive identità e sensibilità. L’unità costa fatica, non nasce da sé. Ma merita tutto il nostro impegno”. “Troviamo quel che ci tiene uniti indissolubilmente – è la sintesi di Bordignon – trasformando la differenza in una forza”. L’abbraccio finale tra i due ha reso evidente a tutti che la strada è questa.