I pediatri. Il “mal di pancia” dei bambini? Ecco come farlo passare
Fino al 30% dei bambini e dei ragazzi in età scolare, fra i 4 e i 18 anni, soffre di dolore addominale funzionale: una sofferenza episodica o continua non solo correlata all’alimentazione o alle mestruazioni, che si presenta con nausea, capogiri, stanchezza.
Nei giorni scorsi sul mal di pancia (la prima causa di assenze scolastiche in tutto il mondo), è partita una campagna sanitaria di comunicazione in tutta Europa, lanciata dalla Società europea di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (www.espghan.org) in collaborazione con la Società italiana di pediatria e la Società italiana di gastroenterologia epatologia e nutrizione pediatrica. Volantini, poster, brochure e un fumetto in varie lingue saranno distribuiti ai pediatri, oltre a essere disponibili sui canali social e sul sito della Società italiana di pediatria (Sip).
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Si tratta di «una condizione benigna che nell’80% dei casi si risolve entro due anni dal consulto medico, ma non va trascurata perché incide negativamente sul benessere e sulla qualità di vita del bambino, con conseguenze sfavorevoli anche per la sua famiglia», spiega Annamaria Staiano, presidente della Sip. Questa patologia è caratterizzata «da un dolore localizzato prevalentemente intorno all’ombelico, che si manifesta per almeno 4 giorni al mese e per almeno 2 mesi consecutivi. Il dolore addominale può associarsi a mal di testa, stordimento, stanchezza, dolore agli arti e nausea. Si tratta del disturbo più comune descritto ai pediatri. Pur non avendo una causa organica, comporta frequentemente l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e non necessarie, visite mediche ripetute, giorni di scuola e di lavoro persi, depressione e ansia. Per escludere altri problemi gastrointestinali, l’analisi di un campione di feci e di sangue può essere utile».
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Anche se si tratta di una condizione benigna, «sottovalutare i sintomi può peggiorare la situazione. È importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a continuare a svolgere le normali attività come andare a scuola, fare attività fisica, uscire con gli amici: ciò può distrarli e alleviare i sintomi. Inoltre è importante aiutarli a mantenere un buon ritmo del sonno e una corretta alimentazione, rassicurandoli sul fatto che il dolore non ha una causa grave ed è temporaneo. Può essere causato dallo stress e, a sua volta, provocarlo», fa notare Staiano. Che consiglia di «parlare con bambini e ragazzi di ciò che crea loro preoccupazioni. Infatti almeno il 50% dei piccoli pazienti con dolore addominale funzionale soffre di livelli elevati di ansia».