Vita

Ddl Cirinnà. Unioni civili, la mossa a sorpresa di Grillo

Cinzia Arena sabato 6 febbraio 2016
Unioni civili, anche il M5S, come il Pd, sceglie la libertà di coscienza sulla stepchild adoption. Una mossa a sorpresa quella del Movimento, che sinora aveva minacciato di non votare il ddl Cirinnà se ci fossero state modifiche sostanziali all'impianto della legge e che potrebbe aprire la strada a un ampio consenso. Da giorni i centristi di Ap chiedono a Renzi di ascoltare il "partito nazione" e di stralciare la controversa questione delle adozioni. E anche la piazza del Family day ha avuto il merito di far riflettere la maggioranza sulle reali sensibilità del Paese. All'appello di Ap ieri si sono unite anche le senatrici del Pd, contestando la pericolosa apertura verso l'utero in affitto.  L'apertura di Grillo potrebbe quindi semplificare le cose in vista di uno stralcio della controversa misura dell'adozione, ma anche scompaginare le carte con il rischio che il voto segreto possa rivelarsi una trappola per Renzi che non ha mai nascosto di voler tenere il testo così com'è, senza alcuno modifica sostanziale. Ufficialmente il Pd ha già indicato la sua linea: libertà di coscienza su alcuni temi etici, ma impegno a votare il ddl Cirinnà così come uscirà dall'aula del Senato.    Dal blog di Grillo, dunque, arriva una presa di posizione che può cambiare tutto. Bisognerà adesso capire quale linea sceglierà il premier prima del voto finale della legge previsto la settimana prossima. "Questo è il punto in cui le sensibilità di elettori, iscritti e portavoce M5S sono varie per questioni di coscienza. In seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico si lascia libertà di coscienza ai portavoce M5S al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti", si legge sul blog. Dal Pd per il momento nessuna fuga in avanti. Il ddl seguirà l'iter parlamentare, poi si vedrà. "La decisione di Grillo di lasciare libertà di voto sui punti delicati del ddl sulle unioni civili è giusta. Da sempre il Pd lascia libertà di voto ai suoi parlamentari quando sono in gioco valori etici o decisioni sulla persona", dice il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda. "Resto convinto - aggiunge - che una discussione seria sul merito della legge senza ostruzionismi e caterve di voti segreti strumentali possa aiutare a trovare un'ampia convergenza". Vedremo se Grillo finalmente darà il suo contributo, è il commento critico di chi, come Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd, non si fida molto del leader del movimento. La mossa di Grillo (che ovviamente fa storcere il naso all'estrema sinistra) invece viene letta come una vittoria dai centristi, il risultato di un pressing politico ma anche della mobilitazione dal basso. "Il fatto che anche Grillo abbia deciso per la libertà di coscienza dei parlamentari 5 Stelle sul disegno di legge Cirinnà è una vittoria di tutti quelli che hanno auspicato, e io l'ho fatto con tutte le ragioni del caso, l'apertura di una discussione franca e sincera sulle possibili conseguenze nefaste di norme che non tutelano le donne e i diritti dei nascituri. Non ci siamo accorti che dietro a una parola straniera, stepchild, non ci sono tutele per i bambini, ma si dà il via a pratiche di maternità surrogata, cioè all'utero in affitto" ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.